Il tedesco ha sollevato il problema dalle Atp Finals di Torino. Il medico-fisiatra Bernetti: "Diversa biomeccanica di gioco, rischi per il polso da indagare"
Le Atp Finals di Torino entrano nel clou - dopo la vittoria di ieri sera di Sinner contro Fritz - con lo spettro dell'allarme sulle palline 'mosce' lanciato da Alexander Zverev, che ne ha lamentato una maggior lentezza con conseguenze per gli infortuni agli arti superiori dei tennisti. "Il gioco sarebbe diventato più lento con un aumento della durata degli scambi e una diversa biomeccanica di gioco" ha spiegato all'Adnkronos Salute il medico-fisiatra Andrea Bernetti, segretario generale della Simfer, Società italiana di medicina fisica e riabilitativa.
"L'analisi biomeccanica del tennis in relazione alla pallina - continua Bernetti - è stata indagata in diversi studi da alcuni autori, grazie a una simulazione di un sistema braccio-racchetta. Questi hanno analizzato nove posizioni di impatto e forza della presa. Le simulazioni hanno mostrato che durante gli impatti al di sotto dell'asse longitudinale della racchetta, il polso era forzato a flettersi fino a 16 gradi di più con un aumento fino a sei volte della coppia di estensione del polso rispetto a un impatto centrale. Inoltre, una presa stretta sembrerebbe aggravare l'effetto".
"Probabilmente sarebbe interessante riprodurre studi analoghi considerando le 'nuove' palline per capire quanto possano realmente influenzare la biomeccanica del tennis. Nel frattempo è sicuramente utile un monitoraggio dell' incidenza degli infortuni che possa evidenziare un eventuale aumento a carico degli arti superiori", conclude lo specialista.