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Anche Emergency alla Barcolana 2024, a bordo i big azzurri da Soldini a Banti e Beccaria

L'iniziativa per portare l'attenzione sul dramma dei naufragi dei migranti

Beccaria a bordo della Life Support quest'estate
Beccaria a bordo della Life Support quest'estate
08 ottobre 2024 | 13.10
LETTURA: 4 minuti

Emergency sarà presente con una “Una vela per Emergency” alla Barcolana 56, la regata velica più grande al mondo che si disputerà nel golfo di Trieste domenica 13 ottobre, unendo alla sfida sportiva quella per la solidarietà. Lo comunica l'associazione umanitaria con una nota. L’associazione , che dal 1994 offre cure gratuite di qualità alle vittime della guerra e della povertà e promuove una cultura di pace, prenderà parte alla Barcolana per parlare dell’attività dell’associazione nel mondo in occasione dei suoi 30 anni, per ascoltare l’esperienza del mare vissuta dai campioni della vela e dal capo progetto della Life Support, la nave di Emergency, e soprattutto per partecipare alla regata con un equipaggio eccezionale. Un’occasione per lasciarsi ispirare, riflettere, divertirsi e anche donare.

A sostenere le attività di Emergency arriveranno a Trieste la bi-campionessa olimpica Caterina Banti, insieme ai campioni della vela oceanica Ambrogio Beccaria, Alberto Bona, Alberto Riva e Giovanni Soldini. L’equipaggio gareggerà a bordo di Ancilla Domini, un Farr 80 di 24.5 metri alternandosi al timone. È la seconda volta che Emergency partecipa alla Barcolana: nel 2005 gareggiò un Minitransat con a bordo anche il fondatore dell’associazione Gino Strada.

"Una vela per Emergency” è anche un incontro pubblico che si svolgerà sabato 12 ottobre, alle ore 11, presso il Teatro Miela di Trieste tra i navigatori Caterina Banti, Ambrogio Beccaria, Giovanni Soldini, Carlo Maisano, capo progetto della Life support, la nave di ricerca e soccorso di Emergency che opera nel Mediterraneo, e Annalisa Camilli, giornalista di Internazionale. Al centro del confronto con i marinai non ci saranno solo le sfide e il rapporto con gli elementi, ma anche le loro esperienze dirette di naufraghi e soccorritori, perché la solidarietà in mare è una legge imprescindibile.

“Credo fortemente nei valori dell’Olimpismo, quali il rispetto, la tolleranza, la solidarietà, l’uguaglianza e la pace -afferma il doppio oro olimpico Caterina Banti-. Credo, altresì, nel rispetto delle regole e della società civile. In quanto Olimpionica, ho il dovere e la responsabilità di tenere un comportamento ispirato a questi valori. Ed è proprio per questo che ho abbracciato con entusiasmo e orgoglio l’invito di Emergency: testimoniare quegli stessi valori di “umanità” per i quali questa organizzazione si batte da anni. La vita è uno dei diritti inalienabili che ogni essere umano possiede”.

“Come ci ha insegnato Gino Strada -aggiunge Giovanni Soldini-, le guerre e le ingiustizie si combattono con la solidarietà e la solidarietà in mare è una regola insindacabile. Perciò sono molto contento e onorato di essere al fianco di Emergency e di partecipare alla Barcolana insieme a questo equipaggio”. “Sono molto contento di salire a bordo di questo progetto e partecipare alla Barcolana 2024 insieme a Emergency -afferma Ambrogio Beccaria-. La proposta della Ong mi ha coinvolto subito e mi è sembrata una bella opportunità per onorare la categoria di cui faccio parte…penso che i marinai abbiano un codice di condotta ben preciso, esiste un mondo fatto di solidarietà dove chi va per mare prova empatia verso chi in mare è in difficoltà. Anche per questo lo scorso agosto ho preso parte a una delle tante missioni della ‘Life Support’: volevo dare una mano attivamente come cittadino italiano e europeo, dato che la questione dei migranti ci riguarda tutti”

“Voglio ringraziare Emergency cui va un riconoscimento speciale per il lavoro che hanno fatto in questi anni difficili e che continuano a fare quotidianamente -dice invece il navigatore oceanico Alberto Bona-. C’è una vera emergenza sul tema del soccorso in mare dei migranti; e voglio ringraziarli per avermi invitato e per permettermi di fare la mia piccolissima parte, per il momento, partecipando con tanti amici che come me sanno che cosa vuol dire vivere il mare e averne rispetto e soprattutto verso le persone e chiunque si trovi in difficoltà in mezzo alle onde. La Barcolana è una bellissima festa e farò il massimo per dare il mio contributo al Team Emergency mettendomi al servizio di questa importante causa”. “Sono nato dalla parte fortunata del mondo e ho la possibilità di navigare per mia scelta su barche estremamente sicure, con le dotazioni di sicurezza più avanzate, e mentre navigo tante persone sanno istante per istante dove mi trovo -osserva l'altro navigatore oceanico in equipaggio Alberto Riva-. Naufragare con la certezza che qualcuno ti venga a cercare cambia tutto. Non è lo stesso per chi parte in cerca di un futuro migliore. Dal 2014 in Mediterraneo sono morte più di 30mila persone sotto gli occhi di tutti e di nessuno. Life Support di Emergency svolge un’attività umana fondamentale che abbiamo tutti il dovere morale di supportare, marinai e non”.

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