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Le Iene-Lotito, la querelle continua

Stasera in onda il servizio su Zarate, il presidente della Lazio attacca. E la Lazio diffonde una nota: "I processi si fanno in tribunale"

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02 giugno 2020 | 20.46
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Continua la querelle Lotito-Le Iene. In onda questa sera su Italia 1 il servizio sulle presunte irregolarità nel pagamento dello stipendio di Mauro Zàrate che era stato rinviato per garantire il diritto di replica al presidente della Lazio. Diritto che però Lotito ha deciso di non esercitare: "Visionato con i legali il servizio de Le Iene che peraltro è stato già dolosamente diffuso sul web e sui giornali, provocando alla mia persona e alla S.S. Lazio Spa, società quotata in Borsa, gravissimi danni - scrive in una lettera inviata a Mediaset e pubblicata sul sito del programma tv -, non ritengo di conferire a questo ulteriore risonanza con la mia partecipazione. Resta peraltro fermo che i contenuti lì rappresentati sono del tutto inattendibili ed infondati e che di questo i responsabili saranno chiamati a rispondere nelle competenti sedi penali e civili". Quanto alle Iene, assicurano "di non aver pubblicato o promosso la pubblicazione di alcun filmato sul web" e sostengono sia "chiaro il tentativo della Ss Lazio di strumentalizzare la vicenda, evitando un confronto sul merito della stessa".

"A 'Le Iene' rispondiamo che le cause si fanno nei Tribunali e che più di un Tribunale si è già occupato delle vicende Zarate, a seguito delle varie iniziative promosse dal Ruzzi, che è sempre rimasto soccombente sia in sede civile che penale. Va da sé che le garanzie di difesa e di contraddittorio assicurate dai Tribunali non sono quelle proprie delle 'Iene', che hanno il solo scopo di farsi pubblicità e aumentare l’audience, usando il bersaglio del momento". Si legge in una nota della Ss Lazio, in replica alla trasmissione di Italia1 'Le iene'. "Stupisce, infine, l’affermazione del l’estraneità delle 'Iene', sulla diffusione nel web e sui giornali prima della messa in onda della trasmissione. Visto e considerato che loro (e solo loro!) essendone gli autori ne avevano la piena disponibilità. L’assurdità di una tale affermazione, ben si concilia con l’assurdità della vicenda", conclude il comunicato del club.

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