L'attore è il protagonista di 'Uno Rosso', dal 7 novembre nelle sale con Warner Bros. Pictures
Babbo Natale, con il volto di J.K. Simmons, è stato rapito. E Chris Evans, dopo aver messo al chiodo la tuta da Capitan America, ha una nuova missione globale nei panni di un famigerato cacciatore di taglie del mondo: entrare in azione e salvare il Natale nella nuova action-comedy 'Uno Rosso', dal 7 novembre nelle sale con Warner Bros. Pictures. A ingaggiarlo è il capo della sicurezza del Polo Nord, interpretato da Dwayne "The Rock" Johnson. "Speriamo che questa storia possa non solo ispirare le persone ma anche stravolgere la mitologia del Natale portando sullo schermo un Babbo Natale 'figo' per le nuove generazioni. Da suo fan, ho sempre saputo che dietro il suo abito rosso ci fosse questo aspetto", dice il regista Jake Kasdan, già alla regia di 'Jumanji: Benvenuti Nella Giungla' e 'Jumanji: The Next Level'.
Natale è sinonimo di famiglia e tradizioni. Per Johnson il periodo natalizio è l'occasione per "riunire la famiglia. So che è un concetto semplicistico ma è fondamentale". L'attore ricorda che quando era piccolo "mio padre era sempre in viaggio e non era sempre a casa. E anche io, spesso, sono fuori per lavoro durante il Natale. Quindi, per me la cosa più importante è riunire tutta la famiglia". La tradizione di Evans era "scrivere lettere a Babbo Natale insieme ai miei fratelli durante la vigilia. Poi decidevamo la stanza in cui avremmo dormito e quale film avremmo visto per una piccola festa in pigiama. Quante risate...". In casa Simmons è tradizione "preparare il porridge. Mia mamma lo cucinava sempre per me e per miei fratelli. Ora tocca a me e a mia sorella".
Nel cast di 'Uno Rosso' anche Bonnie Hunt, Kiernan Shipka, Kristofer Hivju e Lucy Liu, che racconta di non essere cresciuta con una tradizione natalizia. "Ora sono mamma e ho capito che non è mai troppo tardi per dare il via alle tue tradizioni. Per me Natale significa stare insieme ed è questo che regalo a mio figlio: l'esperienza di fare qualcosa tutti insieme".(di Lucrezia Leombruni)