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Mogol riceve master ad honorem Iulm: "Giorno indimenticabile, va a cultura popolare"

In un'aula gremita il celebre autore ha dedicato anche dei momenti sul palco ai brani di Lucio con il duo Giuseppe Gioni Barbera (pianoforte e voce) e Massimo Satta (chitarra acustica)."Battisti? Lo ricordo sempre con la chitarra in mano"

Mogol con il rettore della Iulm, Gianni Canova,
Mogol con il rettore della Iulm, Gianni Canova,
28 ottobre 2024 | 13.09
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Tanta emozione e anche qualche lacrima hanno accolto oggi alla Iulm di Milano Giulio Rapetti Mogol, al quale l'Università ha conferito il master ad honorem in Editoria e produzione musicale. Milanese, classe 1936, Mogol ha scritto canzoni che hanno segnato la cultura musicale italiana, ed è conosciuto e ricordato soprattutto per il lungo sodalizio artistico con Lucio Battisti. “Io sono un uomo fortunato e l’ho capito da tanti fatti - ha detto Mogol nella sua lectio, visibilmente emozionato -. Quello che cerco di fare è meritare questa fortuna. Sono cattolico e capisco che il Signore mi ha riservato una vita particolare e felice con più riconoscimenti di quanti forse ne meritassi. Questo è il momento più importante della mia vita".

La cerimonia si è svolta presso la sede della Iulm in via Carlo Bo, ed è stata accompagnata dalla laudatio del professore e musicologo Stefano Lombardi Vallauri. Oltre al master, il rettore della Iulm Gianni Canova ha consegnato a Mogol anche il sigillo dell’università. Durante la mattinata sono state eseguite alcune delle canzoni del duo Mogol-Battisti, come 'Io vorrei...non vorrei...ma se vuoi…', 'Emozioni', 'Anche per te', 'Un’avventura' e un insolito medley Michael Jackson-Battisti. Sul palco il duo Giuseppe Gioni Barbera (pianoforte e voce) e Massimo Satta (chitarra acustica), con Mogol voce recitante. L'autore ha poi fatto ascoltare 'Dormi amore', dedicata alla moglie e 'Acqua Azzurra, acqua chiara', cantata in coro da tutti i presenti, studenti e professori: "Parla di una persona di cui mi sono innamorato - ha detto Mogol -. Avevo 6 anni e lei era una bambina di 5 anni, non l'ho più rivisita".

Tra standing ovation e applausi, a commuoversi è stato anche il rettore Gianni Canova: "E' una giornata emozionante - ha spiegato ai cronisti a margine dell'evento - perché di fronte a canzoni come quelle Mogol-Battisti ognuno di noi ritrova pezzi e schegge della propria vita, senza differenze di cultura, genere, età e questa è la potenza della musica. Le canzoni dicono sempre la verità, come diceva François Truffaut. Da un lato abbiamo sentito la lettura sofisticata e raffinata della prosodia e della metrica dei testi di Mogol da parte di Lombardi Vallauri e dall’altro le canzoni eseguite da Mogol e cantate in coro da tutta l'aula magna. E' stato uno dei momenti più belli del mio rettorato. Ho visto tanti fazzoletti e non era raffreddore".

Sul palco Mogol ha raccontato la genesi di 'Emozioni' e poi degli aneddoti legati ad alcune delle sue canzoni più note. "'Io vorrei...non vorrei...ma se vuoi...' è un successo dovuto a un fatto importante e cioè che la gente si mette a cantare con noi ogni volta che la intoniamo - ha spiegato Mogol -. Quando ho chiesto alla Siae di dirmi il numero di dischi che avevo venduto mi hanno risposto 523 milioni di dischi. Sono il terzo al mondo, i primi sono i Beatles, il secondo Elvis e il terzo Mogol. Oggi è un giorno indimenticabile per me e questo riconoscimento non va solo a Mogol ma alla cultura popolare, che ha il potere di alzare il livello della gente e va scelta con grande attenzione alla qualità". Mogol ha dedicato anche un pensiero a Lucio Battisti: "Lo ricordo sempre con la chitarra in mano e quando morirò spero di incontrarlo su una seggiola, con la chitarra. Se torneremo a comporre insieme? Io ci sto" ha aggiunto sorridendo.

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