La showgirl, madre di tre figli, commenta il caso della ragazza morta a Piacenza per il quale è stato fermato il fidanzato 15enne
"Il vero problema siamo noi genitori, che dovremmo farci un esame di coscienza. Ma anche la scuola e le istituzioni", così Loredana Lecciso commenta, da mamma di tre ragazzi, l'ultimo caso di cronaca nera che vede coinvolti dei giovanissimi: quello di Aurora, la 13enne di Piacenza morta dopo essere precipitata dal settimo piano del suo palazzo per il quale è stato fermato il fidanzato 15enne della ragazzina, già indagato a piede libero per omicidio volontario. "I ragazzi di oggi - dice Lecciso - non abitano in una bellissima società: non hanno la possibilità di vivere un'adolescenza serena come quella che mediamente ha vissuto la mia generazione".
Un contributo alla violenza - sottolinea Lecciso - "arriva anche dal fenomeno dell'emulazione, per esempio attraverso la musica di oggi che non amo. Prima al centro delle canzoni c'era l'amore, ora violenza e parolacce. E questo non è di aiuto, come non lo sono i social", fa notare Lecciso, che sente di "non essere una mamma perfetta e ho i miei sensi di colpa. Ma tutti i giorni cerco di essere vicina ai miei figli (Yasmine Carrisi, Brigitta Cazzato, Albano Carrisi Jr.) trasmettendo loro dei valori. E per quanto una famiglia possa essere forte, non è facile perché le distrazioni che arrivano dall'esterno".