Se c'è chi si lamenta perché "non se ne vanno più", c'è anche chi non riesce a digerire il fatto che un figlio o più spesso una figlia lasci la casa paterna per sposarsi con un 'estraneo'... E' il caso di scuola della commedia 'Il padre della sposa', già fortunato film del 1991 con Steve Martin e Diane Keaton, ora riproposto nella sua versione teatrale, alla Sala Umberto di Roma fino al 29 ottobre, sempre tratta dall'opera di Caroline Francke, con Gianfranco Jannuzzo nei panni del protagonista del titolo, accanto a Barbara De Rossi e alla 'figlia' Martina Difonte, tutti diretti da Gianluca Guidi che firma anche le musiche originali, per una produzione di Francesco Bellomo.
"Una commedia piena di umorismo, con situazioni tenere e divertenti", viene descritta nella note di regia la vicenda che vede al centro un dentista siciliano - nella versione teatrale italiana - la cui bella e giovane figlia annuncia ai genitori che ha conosciuto a New York un uomo affascinante, ricco e sapiente e che i due si sposeranno molto presto per andare a vivere a Boston.
La strampalata famiglia di lui, che si rivela al primo incontro tra i quattro consuoceri, l'imbranataggine accompagnata da un comportamento eccessivamente affettato nei confronti del futuro suocero e gli altissimi costi del matrimonio, la cui organizzazione è affidata e un eccentrico 'wedding planner', non faranno altro che complicare ancor di più le cose e rafforzare la convinzione del padre della sposa che questo matrimonio manzonianamente non si ha (o non si avrebbe...) da fare.
(di Enzo Bonaiuto)