Nel film anche la popstar Sofia Carson: "Ho cantato con Bocelli, quando mi ha preso per mano la paura è scomparsa"
"Raccontiamo la rivincita delle persone ordinarie, che fanno qualcosa di straordinario. Oggi sui social consumiamo immagini delle vite patinate degli altri, che non sono reali, quindi credo che sia incredibile mostrare come si possa essere straordinari essendo semplicemente se stessi. Proprio come il personaggio che interpreto: un ragazzo non notevole, che un giorno si trova in una situazione difficile e diventa un eroe che salva la situazione. Tutti si possono riconoscere in lui". A raccontarlo all'Adnkronos è Taron Egerton, protagonista del film 'Carry-On', dal 13 dicembre su Netflix.
Il thriller, diretto da Jaume Collet-Serra, segue Ethan Kopek - interpretato da Egerton, volto di Elton John in 'Rocketman' - un giovane agente della sicurezza aeroportuale, che viene ricattato da un misterioso viaggiatore (Jason Bateman) per far passare un pacco pericoloso attraverso i controlli di sicurezza e farlo salire su un volo il giorno di Natale. "Credo che questo film abbia fatto una cosa straordinaria: di solito, gli eroi non sono come gli esseri umani di tutti i giorni. 'Carry-On' è un bellissimo promemoria per noi, ci ricorda che c'è un eroe in ognuno di noi", dice all'Adnkronos Sofia Carson, che interpreta la compagna di Ethan.
La storia, ricca di azione e adrenalina, è ambientata all'interno di un aeroporto: "un luogo che potrebbe essere la metafora delle ansie moderne e i social in questo danno il loro contributo", dice Egerton, "un luogo in cui le persone tendono ad alterare il loro comportamento quando sentono che c'è qualcosa che non va e i livelli di stress si alzano". Soprattutto "nei confronti di chi si trova in aeroporto per lavorare. Spero che gli addetti alla sicurezza si sentano rappresentati dal film". Per Danielle Deadwyler, interprete della poliziotta Elena Cole, "l'aeroporto crea ansia in alcuni e gioia, attesa e trepidazione per altri. Tutti questi sentimenti si manifestano in questo luogo perché è come se le persone rinunciassero al controllo", dice l'attrice, che paragona il film a 'Die Hard'. "Ma è importante avere empatia", fa notare Carson, che sottolinea il potere di questo film: "permette alle persone di vedersi come essere umani".
La popstar e attrice fa una riflessione diversa sull'ansia. Lei come Emma Stone pensano che sia un superpotere: "io lotto con l'ansia come essere umano, come perfezionista e come artista. Credo che l'ansia derivi dall'ossessione per la perfezione in tutto ciò che faccio. Come per Emma Stone, anche per me l'ansia è il mio carburante". Come lo è stato per duettare con Andrea Bocelli in 'Moon River', tra i brani di 'Colazione da Tiffany': "per cantare con lui mi sono preparata come non ho mai fatto in vita mia. Bisogna credere in se stessi e avere fiducia nel fatto che se Bocelli si sia rivolto a me un motivo c'è. Nel momento in cui ci siamo presi per mano ogni paura è scomparsa", ricorda Carson.(di Lucrezia Leombruni)