Sarà all’Auditorium Conciliazione di Roma dal 16 gennaio al 16 febbraio e poi in giro per l'Italia
Una Bernadette per tutti, per chi crede alle apparizioni mariane che ebbero luogo nella grotta Massabielle a Lourdes di fronte alla giovane francese, ma anche per chi si avvicina a questo mistero della fede con scetticismo, da posizioni lontane da ogni forma di spiritualità. La storia di una ragazza "testarda", normale, un personaggio molto "moderno", in cui ciascuno si può identificare. Un musical, quindi, aperto a ogni tipo di sensibilità. E' 'Bernadette de Lourdes', lo spettacolo che - dopo il grande successo registrato in Francia - arriva per la prima volta in Italia: sarà infatti in scena dal 16 gennaio al 16 febbraio all’Auditorium Conciliazione di Roma, per poi proseguire l’8 marzo al teatro PalaPartenope di Napoli, il 15 e il 16 marzo al teatro Team di Bari e il 28, il 29 e il 30 marzo al teatro Alfieri di Torino.
"Ho voluto raccontare la storia di una bambina testarda con un carattere molto forte che ha visto qualcosa. Una bambina alla quale nessuno ha creduto", ha detto il regista Serge Denoncourt sottolineando anzitutto di non essere credente e ricordando che per due anni il produttore Roberto Ciurleo "ha avuto il coraggio di chiedermi di raccontare la storia di santa Bernadette. Mi sembrava - ha aggiunto - che la storia di questa bambina fosse la vicenda di tante bambine e adolescenti che vogliono credere a qualcosa senza che un adulto dia loro credito. E' una storia normale, ma bellissima, di una bambina di tredici anni che ancora oggi porta milioni di pellegrini a Lourdes, una cosa incredibile, stupenda. Ha visto la Madonna, non l'ha vista? Non lo so e non lo saprò mai. Lo spettacolo, che non è solo religioso, non risponde a questa domanda. Ho voluto fare un musical non solo per credenti ma per tutti", ha scandito il regista.
Ambientato nel sud-ovest della Francia nell’Ottocento, lo spettacolo racconta quindi il destino di una quattordicenne che – pur vivendo nella famiglia più indigente del paesino francese in condizioni difficili, di analfabetismo e di estrema povertà – è diventata una figura capace di ispirare ancora oggi milioni di persone. L'obiettivo è quindi quello di andare oltre la fede descrivendo il coraggio e la forza d’animo di chi vive ai margini della società. Un modo per celebrare la capacità di resilienza di una giovane donna che, nonostante le avversioni e le pressioni del mondo, rimane fedele a sé stessa.
In questa chiave il musical, inserito nel cartellone ufficiale del Giubileo, affronta temi universali che parlano in particolar modo ai giovani. La giovane Bernadette è interpretata da Gaia Di Fusco, mentre David Ban veste i panni del padre e Chiara Luppi quelli di Louise Casterot Soubirous, madre di Bernadette. Fabrizio Voghera è l’abate Peyramale e Christian Ruiz interpreta il commissario Jacomet. Il cast è stato ricevuto nei giorni scorsi da Papa Francesco. Nel 2026 il film dello spettacolo originale francese arriverà nei cinema di oltre 100 Paesi, mentre il musical approderà a Broadway e in altri teatri statunitensi.
La regia e il libretto sono di Serge Denoncourt (che ha lavorato con il Cirque du Soleil ed Eros Ramazzotti), con musiche composte da Grégoire, i testi sono scritti da Lionel Florence e Patrice Guirao, l’adattamento e la traduzione è a cura di Vincenzo Incenzo. Scenografie, costumi e arrangiamenti sono curati rispettivamente da Stéphane Roy, Mérédith Caron e Scott Price. Prodotto da Éléonore de Galard e Roberto Ciurleo (artefici di grandi show come 'Tre moschettieri', 'Saturday Night Fever' e 'Robin Hood' in Francia) e da Gad Elmaleh e Fatima Lucarini, il musical si basa esclusivamente su documenti autentici e verbali dell’epoca. La produzione esecutiva è di Coesioni.