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Giorgio Vanni, re delle sigle: "Tutti cantano 'Dragon Ball' e 'Pokemon', ai concerti mi sento una rockstar"

A Lucca Comics presenta il nuovo album, 'Uno di noi': 17 brani iconici dei cartoni animati e un inedito dedicato alla sua community

Giorgio Vanni - Ph. Levati
Giorgio Vanni - Ph. Levati
31 ottobre 2024 | 09.26
LETTURA: 5 minuti

Giorgio Vanni è uno degli attesi nomi dell'edizione 2024 di Lucca Comics & Games, in corso fino al 3 novembre. Voce di un'intera generazione grazie a sigle iconiche di serie come 'Dragon Ball', 'Pokemon', 'One Piece', è il 'capitano' di una community di adulti e ragazzi che amano la sua musica e riempiono da dieci anni una cinquantina di concerti l'anno.

Nel corso degli anni '90 e dei 2000 ha scritto e cantato le più note sigle dei cartoni animati trasmessi dalle reti Mediaset, eppure solo negli ultimi anni, grazie anche ai social network, il grande pubblico ha associato un volto e un nome a quella voce così familiare. Quasi cinquecentomila follower tra Instagram e TikTok, Giorgio Vanni è un artista che oggi fa ballare e cantare migliaia di fan con un repertorio enorme di quasi 200 sigle, composto insieme al producer e socio Max Longhi (le parole invece sono state quasi sempre di Alessandra Valeri Manera, morta a 67 anni lo scorso giugno).

Diciassette di questi brani compongono la nuova raccolta 'Uno di noi', disponibile dal 1° novembre in formato CD e, per la prima volta, anche in vinile. "Io mi sento un po' come Benjamin Button", ha raccontato Vanni all'Adnkronos. "Invece di avere quel tipo di successo a 25-30 anni, lo sto avendo ora a 61 anni. Non me lo sarei immaginato. Il fatto che una major così grande come Sony - ha spiegato - abbia voluto chiamarci per proporci questo progetto è per me un grande orgoglio verso quello che abbiamo fatto e verso ciò che significa per i ragazzi appassionati di questo mondo fantastico dei cartoni e degli anime".

Il successo delle sigle

Era il 1998 quando Giorgio Vanni, Max Longhi e Alessandra Valeri Manera realizzavano la loro prima sigla, 'Superman'. Giorgio Vanni aveva 35 anni, fino ad allora aveva fatto parte del gruppo pop-rock Tomato e scritto brani per cantanti celebri come Miguel Bosè e Laura Pausini. Dopo quella prima sigla, tutto è cambiato. Da allora ha scritto circa 70 canzoni per Cristina D'Avena (di cui 20 cantate in duetto) ed è diventato la voce maschile delle sigle dei cartoni animati. Un ruolo che gli assicura una costante valanga di affetto."Io e Max - ha detto Vanni all'Adnkronos - veniamo accolti da un'energia e un calore fortissimi, in tutta Italia. Le sigle dei cartoni animati uniscono tutti, durante i concerti ci sono grandi momenti di condivisione. Alessandra (Valeria Manera ndr) diceva sempre che le persone hanno un imprinting con questi brani, sono canzoni che restano e per questo ci teneva che venissero curate nel minimo dettaglio".

"Per Alessandra - ha ricordato ancora Vanni - la sigla era un elemento identificativo del cartone, che sarebbe riuscita a vivere anche indipendentemente dalle immagini". E così effettivamente è stato: come racconta lo stesso Giorgio Vanni "molti ragazzi apprezzano i brani al di là del fatto che siano sigle di cartoni animati, tanto che alcuni titoli vengono ripresi in discoteca". "Ci sono ragazzi - ha detto ancora Vanni - che le conoscono e le apprezzano senza aver visto le serie per cui vennero scritte, semplicemente perché sono belle canzoni. Un artista come Lazza ci ha rivelato di essere nostro fan e di essersi accostato alla musica suonando sulla tastiera le melodie di 'Pokémon' e di 'Dragon Ball'. Addirittura ci sono anche casi di sigle apprezzatissime laddove i cartoni sono invece poco conosciuti o poco apprezzati, come 'My Hero Academia' o 'Dragon Ball GT'".

Il live a Lucca Comics per lanciare l'album

Quei bambini cresciuti con canzoni come 'What's My Destiny Dragon Ball' e 'I cavalieri dello Zodiaco' ora sono adulti che riempiono tutte le date live di Giorgio Vanni con la voglia di rivivere le emozioni dell'infanzia e di far parte di una community che ha passioni simili alle proprie, senza aver paura di essere giudicati come avveniva quando essere 'nerd' era ancora una cosa da 'sfigati'. "Io amo molto la fantascienza e i cartoni animati, - ha spiegato Vanni all'Adnkronos - oggi l'idea di 'nerd' è sdoganata. Durante i live mi fanno sentire una rockstar. La mia natura è sul palco, ma a 35 anni mi ero rassegnato all'idea che non avrei mai suonato per tante persone, invece è successo: ai concerti in migliaia cantano le mie canzoni".

Il prossimo appuntamento dal vivo è al Lucca Comics & Games, il 1° novembre, per lanciare la nuova raccolta: Giorgio Vanni tornerà sul Main Stage del festival insieme a Max Longhi e ai Figli di Goku alle ore 21.00. Inoltre in occasione della fiera dedicata al fumetto e all'animazione, in corso da mercoledì 30 ottobre a domenica 3 novembre, Sony Music Italy presenta una versione speciale dell'album, 'Uno di noi Lucca Edition', acquistabile in esclusiva presso il Sony Music Store presente in Fiera, nello storico negozio di dischi lucchese Sky Stone and Songs (Via Vittorio Veneto, 7).

"Devo molto a Lucca, - ha detto Vanni del festival toscano che attira migliaia di persone dall'Italia e dall'estero - non solo perché mi sono esibito lì tante volte, ma perché è stata un'eco fortissima per questo ambito che si allarga sempre di più. Grazie a Lucca sono nate altre fiere, come Romics, e tutta questa visibilità ha fatto sì che tanti non appassionati si stiano avvicinando a questo mondo".

L'inedito 'Uno di noi' dedicato ai fan

A dare il titolo all'album non è una delle note sigle ma un inedito, che Giorgio Vanni e Max Longhi hanno scritto proprio per i loro fan. "Il titolo - spiega il cantante all'Adnkronos - nasce da un coro che mi rivolgono spesso, 'Uno di noi, Giorgio uno di noi'. La cantano a me ma ovviamente tutti e tre, io, Max e Alessandra, siamo entrati in modo molto importante nell'infanzia e nella vita di chi ci segue". Un affetto reciproco, spiega Vanni, "perché l'entusiasmo e l'energia che ci è arrivata durante i concerti ha fatto sì che anche loro entrassero nei nostri cuori".

La canzone, che era da qualche anno nel cassetto in attesa della giusta occasione per venire pubblicata, "è un inno ad amare la nostra parte bambinesca, quella che ci aiuta a essere adulti ancora più vivi". "Volevamo raccontare - ha spiegato Vanni - il rapporto che c'è con i nostri fan e ricordare quanto sia importante mantenere i sogni che avevamo da bambini: amare quel lato di noi è una ricchezza che diventa valore aggiunto nella vita. La voglia di vivere arriva tanto dalla nostra passata fanciullezza".

Le tracce dell'album

Oltre all'inedito, 'Uno di noi', nell'album ci sono anche: 'What's My Destiny Dragon Ball', 'Yu-Gi-Oh!', 'Supereroi', 'Sole e luna', 'Detective Conan', 'Maledetti Scarafaggi', 'He Man And The Masters Of the Universe', 'Io credo in me', 'Pokémon', 'Keroro', 'Pokémon: oltre i cieli dell'avventura', 'All'arrembaggio!', 'Onda dopo onda', 'Beyblade', 'Toon Tunz', 'Blue Dragon' e 'Dragon Ball GT'. (di Corinna Spirito)

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