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Festa del Cinema di Roma, Elio Germano è Berlinguer nel film di Segre: "È il nostro atto politico"

La pellicola sul segretario del Partito Comunista, morto l'11 giugno 1984, arriva nelle sale il 31 ottobre con Lucky Red

Il regista Andrea Segre e l'attore Elio Germano
Il regista Andrea Segre e l'attore Elio Germano
16 ottobre 2024 | 23.27
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La 19esima Festa del Cinema di Roma si apre con il pugno chiuso di Enrico Berlinguer con il film ‘Berlinguer. La grande ambizione’ di Andrea Segre con protagonista Elio Germano. “È il nostro atto politico”, dicono il regista e l’attore in un’intervista all’Adnkronos. Il film è ambientato dal 1973, anno in cui il segretario del Partito Comunista è sfuggito all’attentato a Sofia, al 1978, anno del rapimento e dell’uccisione del leader democristiano Aldo Moro. E in mezzo le trasformazioni sociali, i tumulti, il terrorismo rosso, i grandi dogmi, il dibattito sul divorzio e il tentativo del ‘compromesso storico’ con la Democrazia Cristiana. Anni in cui Berlinguer, con il suo accento sardo, la sigaretta sempre in bocca e il suo silenzio eloquente, ha messo al centro della sua vita il bene della collettività arrivando a un passo dal cambiare la Storia. "Non viviamo più nell'epoca in cui le istanze collettive sono il tema centrale della politica e di tutti i partiti", fa notare Germano, che sottolinea come oggi ci sia “un grosso distacco tra quella che è la volontà popolare e la rappresentanza politica, che è scarsa, su tanti temi. Uno tra tutti quello della guerra”.

L’Italia "la ripudia, c’è scritto sulla Costituzione, e dalle indagini statistiche risulta che il 70% delle persone, se non di più, si dichiara contrario all'invio di armi e al coinvolgimento dell'Italia in qualsiasi guerra. Ma non c’è una parte politica che rappresenti questa volontà”. A prescindere dal credo politico, Berlinguer non è mai stato dimenticato. Lo testimonia la tessera 2024 del Partito democratico voluta dalla segretaria Elly Schlein, sui cui sono stampati gli occhi del segretario Pc e la frase ‘Casa per casa. Strada per strada’: le ultime parole pronunciate il 7 giugno 1984 a Padova in quello che si è rivelato il suo ultimo comizio, durante cui è stato colpito da un malore. È morto dopo 4 giorni di coma, l’11 giugno.

Oggi si guarda al passato e per Segre “la sinistra di oggi si sta chiedendo cosa si sia perso di quel periodo storico. Non c’è ancora una risposta, ma solo la consapevolezza di aver lasciato per strada l’identità”. Con questo film “vogliamo dire che occuparsi di politica non deve essere un problema, lo è il credere che sia soltanto interesse privato”, sottolinea il regista di ‘Welcome Venice’, che fa notare come oggi sia cambiato l’interesse per la politica: “ci sentiamo distaccati dalla dimensione politica del vivere comune perché pensiamo che chi sta al potere faccia solo il loro interesse, è un mantra che va avanti da anni. Siamo arrivati a questo perché si è persa la centralità del politico nella vita”, conclude Segre. Il film arriverà nelle sale il 31 ottobre distribuito da Lucky Red.

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