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Fedez, Roberto Vannacci ospite a Pulp Podcast: "Generale vuole una canna?". La replica

L'Eurodeputato della Lega è stato ospite d'eccezione nel podcast del rapper e di Mr. Marra

Vannacci con Fedez e Mr Marra - Pulp Podcast
Vannacci con Fedez e Mr Marra - Pulp Podcast
09 dicembre 2024 | 15.28
LETTURA: 3 minuti

Roberto Vannacci è stato l'ospite d'eccezione di Fedez e Mr. Marra nella nuova puntata di Pulp Podcast, disponibile su Youtube da oggi, lunedì 9 dicembre. L’incontro arriva pochi giorni dopo che Fedez, durante un’intervista a La Zanzara, ha spiazzato tutti dichiarando che Vannacci è “dieci spanne sopra Elly Schlein per capacità comunicativa”. Il Generale, lusingato dalle parole del rapper, non ha potuto rifiutare l'invito a Pulp Podcast.

Vannacci ospite da Fedez e Mr.Marra

Dalla cronaca, alla politica fino alle droghe. Fedez coglie la palla al balzo e durante il dialogo offre al Generale Vannacci una canna: "Vuole fare un tiro?" chiede il rapper a Vannacci. "Che cos'è, un sigaro?" chiede lui. "No, è una canna". Categorico il 'no' dell'Eurodeputato leghista.

Dal tema delle droghe si è poi passati a quello dell’alcol, con Fedez che, scherzando, ha esclamato: “Un bicchierino di vino va bene, ma una cannetta no!”. Vannacci, senza esitazione, ha concordato: è esattamente il suo pensiero. A quel punto, Mr. Marra ha alzato il tiro, puntando il dito contro la tossicità dell’alcol. Vannacci, tuttavia, non si è lasciato prendere in contropiede e, forte delle sue conoscenze, ha ribattuto facendo riferimento a un simposio scientifico a cui ha partecipato di recente: “No, no, non è così… Che la molecola dell’alcol sia tossica è un dato scientifico, va bene? Però hanno dimostrato che l’uso moderato, soprattutto durante il pasto, di vino abbassa la causa di morte e le morti statisticamente, soprattutto l’uso sociale dell’alcool.”

L'episodio è caratterizzato da un dialogo senza filtri, diretto e sincero. “Un confronto di idee diverse, civile ed educato. Ed è una cosa pazzesca, che non si vede mai in Italia”, commenta Fedez. “Con Mr. Marra, per questa puntata, avevamo pensato di coinvolgere esponenti politici e intellettuali di sinistra come contraltare al Generale… ci hanno detto tutti di no. E secondo me è sbagliatissimo”.

Lo scenario politico-nazione

Vannacci ha raccontato della sua esperienza al Parlamento Europeo e analizzato lo scenario politico nazionale, con riferimenti storici e argomentazioni dettagliate. “Il fascismo è finito 80 anni fa. Io non chiedo a una persona di dichiararsi anti-napoleonica, anti-imperiale o anti-giacobina: perché dovrei chiedere di dichiararsi antifascista?”. Si è parlato anche delle sue scelte comunicative. Ripercorrendo i temi trattati nel suo libro, il Generale ha discusso dell’importanza della libertà di espressione, elemento imprescindibile nella nostra società. Mr. Marra lo ha incalzato, accusandolo di usare una comunicazione che strizza l’occhio all’estrema destra. Il Generale ha risposto: “No, non specificatamente”.

Si è discusso della guerra in Ucraina, con Vannacci che ha offerto una visione personale delle possibili conseguenze della salita di Trump alla presidenza americana. Ha ipotizzato che una riduzione delle risorse inviate al conflitto potrebbe contribuire alla sua cessazione. Ha poi criticato l’incoerenza della sinistra italiana, che si dichiara pacifista ma firma risoluzioni, come quella approvata giovedì scorso a Strasburgo, che permettono il proseguimento della guerra. Vannacci afferma che è fondamentale avviare una negoziazione partendo dal presupposto che la Russia non abbandonerà mai i territori ucraini.

Uno dei momenti più accesi della puntata è stato il dibattito sul nuovo codice della strada, con un focus su sostanze stupefacenti e alcol. Fedez ha criticato le normative, definendole prive di senso, aprendo così il confronto con il Generale Vannacci, che ha subito riportato l’attenzione sulle vittime della strada: “Lo scopo della legge è evitare gli incidenti. Se fumo una canna e, dopo un mese, guido, e questa cosa è scientificamente provato che non dà alcun effetto sullo stato di veglia e sulla capacità di guida, non avrebbe senso proibirlo”.

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