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Carlo Conti e l'addio di Amadeus: "In Rai l'affetto va e viene"

Il conduttore di Sanremo 2024: "Credo che la cosa più importante sia l'affetto del pubblico. E' determinante ed è ciò che ci ha permesso di essere ancora qui"

Carlo Conti - Fotogramma
Carlo Conti - Fotogramma
27 settembre 2024 | 09.07
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L'addio alla Rai di Amadeus, ma anche le canzoni di Sanremo 2024, il rapporto con gli ascolti tv e il 'no' alla politica. Carlo Conti ospite a tutto tondo oggi di 'Giletti 102.5' su Rtl 102.5.

"In questa azienda (la Rai, ndr) ci sono momenti di maggiore e minore affetto e siamo un po' abituati a queste pacche sulle spalle o a queste indifferenze. Dipende dai periodi, un po' dai direttori e quindi sappiamo bene che alle volte c'è più comprensione, altre volte meno. Credo che la cosa più importante sia l'affetto del pubblico. E' determinante ed è ciò che ci ha permesso di essere ancora qui, a me, ad Amadeus, a tanti altri colleghi, commenta sulle parole di Amadeus che, in merito al suo addio alla Rai, aveva lamentato una mancanza di supporto da parte dell'azienda.

E Conti non nega di aver passato anche lui momenti complessi: "Ci sono stati in questi anni. Ho avuto dei periodi nei quali hai dovuto riconquistare la fiducia dei direttori. A volte vieni apprezzato di più, a volte di meno. Ma poi ci sono i risultati ed è il pubblico che decide". "Per me che sono un battitore libero, il mio lavoro e il pubblico sono la mia garanzia", aggiunge.

Quanto al suo rapporto con gli ascolti: "Non li vivo più con l'ansia. Sono una certificazione importante, ma non mi angosciano più, ora meno che mai. Non mi sono mai esaltato per i grandi successi, né mi abbatto se le cose vanno così così. Cerco di fare sempre del mio meglio, con lealtà e correttezza".

"Politica? Nessuno mi ha mai offerto di candidarmi"

Infine alla domanda se fosse mai stato contattato dalla politica, il conduttore risponde: "Per fortuna no. Probabilmente i tempi sono cambiati, forse vengo visto come un giullare della TV. Faccio varietà, intrattenimento, svago puro. Ed è giusto essere equidistante, apartitico. Devo piacere a tutti, indipendentemente da quello che penso. Poi certo posso avere delle posizioni sociali ma, per il tipo di lavoro che faccio, l'equidistanza è fondamentale. Quindi nessuno mi ha mai offerto di candidarmi".

"Sto ascoltando canzoni per Sanremo, c'è tanta buona musica italiana"

"Sto ascoltando le canzoni e c'è tanta ottima buona musica italiana", spiega rivelando di stare ascoltando i brani proposti per prossimo Festival di Sanremo e di esserne rimasto colpito. "Questa è la fase questa più importante - spiega il direttore artistico - perché è quella nella quale ascolto tutte le canzoni e poi dovrò scegliere i big e insieme alla commissione anche le nuove proposte. Per quanto mi riguarda è proprio la parte che reputo più entusiasmante, divertente oltre ad essere il succo vero del festival di Sanremo: cioè la scelta delle canzoni".

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