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Asia Argento a Verissimo: "Tre anni senza alcol, un miracolo"

L'attrice ospite di Silvia Toffanin: "Sono grata di essere sobria, in piedi e in salute, viva"

Asia Argento
Asia Argento
19 ottobre 2024 | 18.40
LETTURA: 3 minuti

"Sono sobria da 3 anni, 4 mesi e 2 settimane. E' un miracolo. Morgan? Deve toccare il fondo per rinascere". Asia Argento, ospite di Verissimo nella puntata di oggi, risponde alla domande di Silvia Toffanin. L'attrice racconta il suo cammino per abbandonare la dipendenza dall'alcol e si sofferma all'ultimo su Morgan, Marco Castoldi, padre di Anna Lou, la prima figlia dell'attrice.

"Sono grata di essere sobria, in piedi e in salute, viva. Vedo persone che bevono, tendo a guardare come bevono. Io bevevo per saziare il mio disagio sociale, non per il gusto di bere. L'alcol mi metteva in uno stato in cui le cose sembravano meno dolorose, ma si trattata di rimandare la verità che fa male. Non sono una persona naturalmente positiva, devo fare sforzi per non cadere nella mia negatività. Sono portata a vedere il peggiore scenario", dice Asia Argento.

"Non ho paura di invecchiare, non vedo l'ora di essere nonna. Non tornerei mai indietro a quando avevo 20 o 30 anni, nemmeno a quando ero bambina. Ho sicuramente rimpianti per rapporti con alcune persone o per la mia carriera. Ad un certo punto ho privilegiato i miei figli: quando sei una madre single e devi crescere 2 figli, devi fare delle scelte. Non potevo portare avanti una carriera internazionale tra Francia e America mentre loro andavano a scuola qui, ho dovuto fare madre e padre. E' stato faticoso, oggi vedo i frutti in quello che sono i miei figli", aggiunge.

Si parla della figlia Anna Lou, concorrente di Ballando con la stelle, e di Morgan. "Quando ho conosciuto Morgan, si chiamava ancora Marco ed aveva 27 anni. Eravamo giovani, pazzarelli, innamorati con tanti sogni e tante idee. Marco era un'altra cosa rispetto a quello che è diventato. Io so cosa significhi creare una maschera e un alter ego per proteggere la propria parte più sensibile, la maschera viene accettata e idolatrata: poi si crea un bipolarismo dell'anima, l'ho vissuto anche io. Marco ha creato Morgan, ispirandosi anche a modelli sbagliati. Poi, la maschera finisce per mangiarsi quello che c'è di puro e si finisce per pagare il biglietto per assistere al teatro di se stessi. Marco non era così", dice l'attrice.

"Non so nulla del processo di stalking che lo coinvolge, anche se mi ricordo che era ossessionato da questa ragazza: nei messaggi mi aveva parlato di questa ragazza, se ha commesso un reato dovrà pagare. Spero che lui torni a essere Marco... Tutte le trasmissioni che gli hanno permesso di galleggiare, senza toccare il fondo, non gli hanno fatto un favore. Quando io ho toccato il fondo, ho dovuto rialzarmi e prendere ciò che rimaneva di me. Ho dovuto curarmi, buttare via una parte di me e ripartire. Marco è preda del suo ego e non si stacca da questa cosa, tutto questo gli impedisce di essere un artista migliore, un padre migliore, un essere umano migliore. Forse, vedendo me che dico queste cose, si sveglierà: non credo... ma se non tocchi il fondo non hai bisogno di trovare un modo per sopravvivere", aggiunge.

"Quando mia figlia era piccola, lui non c'era. Ha mancato tanti appuntamenti, non la vedeva mai: quando lei si rompeva il polso lui non c'era, quando ha fatto la prima recita non c'era... Io per decenni ho dovuto giustificare un'assenza e non voglio più fare questo gioco -afferma-. Mia figlia Anna Lou ha un cuore immenso, ha sempre giustificato il padre e ha continuato ad amarlo. Non so come faccia, io non sono così. E' fortunato ad avere una figlia così ma non approfitta di un amore così grande che potrebbe salvarlo".

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