"Buoni due terzi dei Paesi Nato non rispettano l'impegno" del 2% del Pil
"La nostra posizione è sempre stata lineare e coerente. Abbiamo detto fin dall'inizio che ci sono famiglie e imprese in difficoltà economica e non ci possiamo permettere di dedicare ingenti risorse, si tratta di 10-15 miliardi entro il 2024, per rispettare l'originario impegno con la Nato". Così Giuseppe Conte al Tg1.
"Noi dobbiamo assolitamente dedicarci alle famiglie che soffrono e non vogliamo nessuna crisi di governo perché siamo una forza responsabile e vogliamo essere ascoltati - dice il leader M5S - Da ultimo, il ministro Guerini sembra abbracciare la prospettiva di una gradualità, di spalmare nel tempo questi impegni".
Le tensioni sulle spese militari indeboliscono il governo, anche a livello internazionale? "No assolutamente - dice Conte - L'Italia e il governo devono andare in tutti i consessi internazionali a testa alta e con il nostro pieno sostegno. Peraltro buoni due terzi dei Paesi Nato non rispettano l'impegno" del 2% del Pil, "non sono in condizione di rispettarlo come noi".
"Anche con me" a Palazzo Chigi "c'è stato un incremento" delle spese militari ma "fisiologico - afferma l'ex premier - Pensare in breve tempo di raggiungere quel 2% significa distrarre risorse dagli interessi dei cittadini e spenderle per gli armamenti. Questo non lo permetteremo e per questo insistiamo con il governo".