Da nuovi farmaci a telemedicina, la Salute del cervello al congresso Sin
Berardelli e Padovani: "Trattamenti biologi e genetici hanno rivoluzionato gestione clinica di patologie neurologiche fino a pochi anni fa orfane e intrattabili"
Berardelli e Padovani: "Trattamenti biologi e genetici hanno rivoluzionato gestione clinica di patologie neurologiche fino a pochi anni fa orfane e intrattabili"
Il presidente della Sin: "Bilancio più che positivo per la 54esima edizione con focus su ricerca farmacologica, nuove terapie e telemedicina"
"Il 54esimo Congresso Sin occasione per fare il punto su ricerca e delineare priorità per il trattamento della patologia neurologica in rapida crescita"
Al 54esimo Congresso Sin: "Grazie agli anti-emicranici di nuova generazione più tollerati ed efficaci i pazienti oggi hanno una migliore qualità di vita"
Al 54esimo Congresso Sin, 'rappresenta seconda causa di morte al mondo, importante sapere che può essere prevenuto e trattato'
Al 54esimo congresso Sin: "Più di 200 nuove terapie sono in fase preclinica o clinica ma farmaci di terza generazione e terapia genica cambieranno il trattamento"
Al 54esimo Congresso Sin: "Neurologi guidano e indirizzano lavoro Intergruppo Neuroscienze"
Al 54esimo Congresso Sin
I nuovi orizzonti diagnostici e terapeutici relativi alla salute del cervello sono al centro del 54° Congresso della Società Italiana di Neurologia, in svolgimento a Roma fino al 12 novembre. Alessandro Padovani, presidente della Società scientifica, traccia un bilancio dell’edizione in corso.
In occasione del 54° Congresso della Società italiana di neurologia (Sin), in svolgimento a Roma fino al 12 novembre, Merck ha annunciato il vincitore del Premio innovazione digitale in neurologia, giunto alla sua sesta edizione. Obiettivo del riconoscimento è quello di prevenire e monitorare i sintomi silenti della Sclerosi Multipla attraverso la digital technology. Ad aggiudicarsi il premio un progetto che punta a rilevare precocemente i sintomi silenti della malattia attraverso lo smartphone d...
“Abbiamo ad oggi un solo farmaco che modifica la malattia ma la ricerca sta andando avanti e, probabilmente, nei prossimi due-tre anni la potremo avere anche in commercio dei farmaci che modificano il decorso della malattia, senza trattare esclusivamente il sintomo”. Lo dichiara Angelo Labate, professore ordinario di Neurologia università di Messina, in occasione del 54° Congresso Sin - Società italiana di neurologia, in svolgimento a Roma fino al 12 novembre.
“La ricerca sul parkinson si sta concentrando su farmaci che possono rallentare o bloccare il decorso di malattia e, per questo, si stanno studiando degli anticorpi monoclonali che possano catturare la proteina che causa la malattia, ovvero l'alfa sinucleina, o bloccarne l'aggregazione”. Lo afferma Fabrizio Stocchi, professore ordinario università San Raffaele di Roma, in occasione del 54° Congresso Sin - Società italiana di neurologia, in svolgimento a Roma fino al 12 novembre.
“Stiamo attraversando un periodo molto favorevole, in quanto oggi esiste anche per una malattia grave come la sclerosi laterale amiotrofica (Sla) la possibilità di un accesso anticipato ad un farmaco da febbraio 2024: il tofersen, un oligonucleotide antisenso, che può rallentare la progressione della patologia per le persone che hanno la mutazione Sod1, circa 2% della popolazione con Sla”. Lo dichiara Valeria Sansone, professore ordinario università di Milano, Centro Clinico NeMO Milano, in occas...
“Ci sono molte novità nel campo dell'emicrania dal 2019 ad oggi: sono arrivate sul nostro mercato sette molecole nuove, di cui una per il trattamento sintomatico, mentre gli altri farmaci sono tutti per il trattamento preventivo. Il trattamento preventivo è importantissimo in quanto serve a ridurre la frequenza degli attacchi”. Lo ha detto Cristina Tassorelli, professoressa di Neurologia università di Pavia, in occasione del 54° Congresso Sin - Società italiana di neurologia, in svolgimento a Rom...
“Oggi il cervello è al centro non solo di una serie di scoperte scientifiche, ma anche di una serie di criticità, sollecitazioni, nuove malattie, invecchiamento. Il Brain Health è un programma ad ampio raggio per prevenire l'insorgenza delle demenze, dell'Alzheimer, del Parkinson, ma anche per trovare nuove possibilità di cura e di trattamento per le malattie che affliggono la mente”. Lo ha detto Beatrice Lorenzin, senatrice e co-presidente Intergruppo parlamentare per le Neuroscienze e l'Alzheim...
“Siamo in un punto di svolta: noi esperti della demenza e della malattia di Alzheimer siamo molto elettrizzati da questo momento storico che stiamo vivendo, in quanto raccogliamo i risultati di ricerche che sono in atto da molti anni”. Sono le parole di Annachiara Cagnin, professoressa associata di Neurologia università di Padova, in occasione del 54° Congresso Sin - Società italiana di neurologia, in svolgimento a Roma fino al 12 novembre.
“Nel corso degli ultimi anni - in Merck - è sorta l'esigenza di creare delle soluzioni innovative tecnologiche, che possano aiutare i medici a comprendere quotidianamente l'evoluzione della malattia dei propri pazienti”. Così Andrea Paolillo, medical director di Merck Italia, in occasione del 54° Congresso della Società italiana di neurologia (Sin), in svolgimento a Roma fino al 12 novembre, durante il quale Merck ha consegnato il premio innovazione digitale in neurologia, giunto alla sua sesta e...
“Si dovrebbero utilizzare sempre i farmaci ad alta efficacia perché hanno dimostrato chiaramente una prevenzione dei processi di danno della malattia rispetto a quelli di moderata efficacia”. Così Massimo Filippi, professore ordinario università Vita e Salute San Raffaele di Milano, in occasione del 54° Congresso Sin - Società italiana di neurologia, in svolgimento a Roma fino al 12 novembre.
“Il farmaco viene somministrato in maniera ottimale per i nostri pazienti, perché è un farmaco orale - spiega Gasperini - abbiamo una somministrazione di due settimane in un mese, dopo il paziente non assume più il farmaco per un anno. Si ripete poi questo ciclo l'anno successivo e per quattro anni, se il paziente è rispondente, è libero da qualunque tipo di terapia, ma soprattutto è libero da attività di malattia”. Lo ha detto Claudio Gasperini, direttore dell'Uoc di Neurologia dell’ospedale San...
“Questo progetto nasce a causa del problema dei sintomi silenti. Purtroppo, questa è una malattia che si insinua nel nostro quotidiano in maniera subdola e inizialmente i pazienti non riescono a rendersi conto dell'insorgenza di questi sintomi e delle difficoltà. Di conseguenza, abbiamo sviluppato l'idea di avere uno strumento diagnostico basato sul quotidiano che consenta al paziente di fornire dei dati utili al medico. Lo afferma Arpaia, direttore Centro Dipartimentale Federico II per le Nuove ...