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Spazzacamini al lavoro con protocollo sicurezza

Tutte le regole da osservare per garantire la prosecuzione dell'attività

Spazzacamini al lavoro con protocollo sicurezza
21 gennaio 2021 | 17.10
LETTURA: 2 minuti

"Il Covid non ha bloccato le attività degli spazzacamini, che hanno continuato a svolgere il proprio lavoro in totale sicurezza, tutelando anche i clienti". Lo dice all'Adnkronos/Labitalia Sandro Bani, presidente Anfus, Associazione nazionale fumisti e spazzacamini. "Per salvaguardare il nostro lavoro - sottolinea - abbiamo stilato un protocollo molto dettagliato di lavoro con delle regole da osservare: dall'esposizione con il cliente ai modelli di guanti e soprattutto tute e mascherine da indossare, come procedere alla disinfezione e a tutte le buone pratiche da attuare affinché fumisti e spazzacamini possano lavorare in totale sicurezza".

"Così - racconta - siamo riusciti a lavorare anche nel primo lockdown, prestando la massima attenzione alla situazione e ponendo come prima condizione quella di 'entrare' in una casa solo in assenza di contagi Covid. E con l'arrivo del periodo in cui si rende necessaria l'attività di manutenzione stagionale abbiamo registrato un incremento notevole del lavoro".

"Certo, una volta effettuato il lavoro con accuratezza, viene buttato via tutto il materiale utilizzato - ammette - in modo da uscire lasciando più pulito di come si è trovato".

"La nostra missione - sottolinea il presidente Sandro Bani - è quella di portare con le buone pratiche l'utilizzo corretto della biomassa; i nostri tecnici non sono gli spazzacamini alla Mary Poppins, ma sono qualificati che fanno il loro lavoro con professionalità. La nostra scuola ha proprio l'obiettivo di alzare sempre di più questo livello".

"La nostra scuola - ricorda - organizza un corso impostato sulla termoidraulica, 'Operatore termoidraulico con le specializzazioni in biomassa'. Questo percorso formativo, che dura tre anni, offre tutte le competenze necessarie per diventare un professionista. Il mondo chiede fortemente la diminuzione delle emissioni, perciò questo obiettivo è importante non solo per il risparmio economico ma per dare un futuro al nostro pianeta. L'educazione energetica è la frontiera culturale da esplorare e noi possiamo dare il nostro contributo".

"Il primo tema - afferma - per ridurre le emissioni è quello di diminuire il fabbisogno energetico pertanto l’involucro è il punto di partenza. Segue l'impianto, la gestione e la manutenzione. Il tutto si riassume nel concetto delle 'buone pratiche' cioè dell'educazione energetica".

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