di Loredana Errico
Controllare in tempo reale la qualità degli alimenti freschi grazie all’imballaggio? E' possibile, grazie alla pellicola ‘sentinella’ della qualità ideata dal gruppo di ricerca Materiali Organici e Ibridi per la Fotonica del Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Genova. Il sistema, che permette ad una semplice pellicola alimentare commerciale di rilevare diverse molecole e riconoscerle, offrirebbe anche una soluzione al problema degli sprechi alimentari. Con un sistema di misura ottica semplice, economico ed integrabile direttamente negli scaffali del supermercato o nei nostri frigoriferi, quest’idea potrà permettere al consumatore di controllare in tempo reale la formazione di prodotti di degradazione alimentare e quindi la freschezza degli alimenti.
La logica, spiega all'Adnkronos, Davide Comoretto, docente di chimica industriale dell'Università di Genova, "è quella del semaforo: verde 'va bene'; giallo 'facciamo attenzione' e rosso è 'pericolo'". Ed è proprio il colore, infatti, la chiave di tutto: "i materiali polimerici diventano dei sensori in grado di visualizzare la presenza di molecole inquinanti o potenzialmente pericolose". Come? Cambiando colore.
"La pellicola trasparente cambia leggermente mentre l'impatto visivo è più evidente per quelle più sofisticate a più strati" spiega Comoretto sottolineando come "le plastiche, se usate in maniera intelligente, siano in grado di offrire delle soluzioni". In laboratorio, dunque, "abbiamo capito il funzionamento e con un'azienda abbiamo sviluppato un dimostratore". Il sogno, adesso, "è trovare aziende che collaborino con noi per miniaturizzare il sistema e renderlo disponibile negli scaffali dei supermercati".