Sfonda quota 1 miliardo il mercato della cosmesi green. Nel 2018 il settore dei prodotti a derivazione naturale, una quota vicina al 10% del più ampio mercato cosmetico, ha raggiunto un valore di 1.050 milioni di euro con un trend di crescita, che seppure non ancora quantificato, marcia ad un ritmo sostenuto. Questa la fotografia scattata da Cosmetica Italia, l'associazione nazionale delle imprese cosmetiche che riunisce oltre 500 aziende del settore.
Una premessa: non esiste ad oggi una definizione normativa per il 'cosmetico naturale', prodotto che rimanda per formulazione, packaging e processi a caratteristiche 'green'. I riferimenti normativi, infatti, sono quelli del Regolamento europeo nel cui cappello ricade anche questa tipologia di prodotti.
"A livello statistico per misurare le dimensioni del trend 'naturale', le nostre rilevazioni prendono in considerazione tutti quei cosmetici che per posizionamento sul mercato e definizione delle aziende stesse sposano una specifica richiesta del consumatore orientata al 'verde' - spiega all'Adnkronos Gian Andrea Positano, responsabile Centro Studi Cosmetica Italia - Dal punto di vista regolatorio, invece, tutti i cosmetici, che siano a connotazione naturale o meno, devono rispettare le norme del Regolamento europeo 1223/2009 che garantisce la sicurezza dei prodotti e, in questo modo, tutela la salute del consumatore".
L'ultima fotografia del settore è stata scattata nell'indagine congiunturale di Cosmetica Italia sul secondo semestre 2018 e sulle previsioni del primo semestre 2019. "Possiamo affermare che il mercato dei cosmetici a connotazione naturale mostra segnali positivi, mentre il mercato della distribuzione 'green' classica (l’erboristeria) ha subito un rallentamento (+0,2% rispetto al 2017) dovuto al limitato adattamento alle evoluzioni del mercato. Le nostre analisi stimano che il valore del fatturato dei cosmetici a connotazione naturale sia di oltre 1.050 milioni di euro con un trend in crescita rispetto all’andamento generale del mercato cosmetico", continua.
Quanto all'identikit del consumatore di cosmetici 'green', Positano descrive "il profilo di una consumatrice donna con un’età compresa tra i 25 e i 50 anni, un livello di istruzione medio-alto e abitante in grandi centri". "Oggi però - aggiunge - anche questo profilo si sta trasformando, arrivando ad abbracciare un bacino più ampio di consumatori sempre più sensibili alle tematiche del 'naturale' e della sostenibilità".
Cambia anche la distribuzione. "Il canale di riferimento tradizionale per i cosmetici a connotazione naturale è l’erboristeria, tuttavia oggi siamo di fronte a uno scenario in evoluzione - conclude Positano - A plasmare questo cambiamento è senza dubbio una nuova propensione di consumo e di abitudini di acquisto che genera nuove tipologie di distribuzione. In particolare, registriamo la crescita di forme distributive più evolute dove l’erboristeria tradizionale non è più l’unico riferimento, ma viene affiancata sia dai negozi monomarca, sia dai canali tradizionali che completano la loro offerta anche attraverso la proposta di prodotti di derivazione naturale".