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Eni colloca le prime obbligazioni legate alle performance di sostenibilità

Potranno essere convertite in azioni ordinarie del colosso energetico

sfondo verde e giallo sostenibilità - Canva
sfondo verde e giallo sostenibilità - Canva
08 settembre 2023 | 16.10
LETTURA: 2 minuti

Prosegue il percorso delle grandi aziende verso la sostenibilità. Ieri, 7 settembre 2023, Eni ha avviato il collocamento di obbligazioni convertibili senior unsecured con durata di 7 anni.

Si tratta delle prime obbligazioni nel settore dell’energia legate saldamente alle prestazioni dell’azienda in ottica di sostenibilità. Infatti, il rendimento dipenderà dal conseguimento dei seguenti target di sostenibilità di Eni alla data del 31 dicembre 2025:

- riduzione delle emissioni nette di gas serra (Scope 1 e Scope 2) associate alle operazioni Upstream (Net Carbon Footprint Upstream (Scope 1 e 2) ad un valore pari o inferiore a 5,2 Megatonnellate CO2equivalente (-65% rispetto al livello base del 2018);

- incremento della capacità installata per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (Renewable Installed Capacity), fino a raggiungere un valore pari o superiore a 5 GW.

Come spiega Eni sul proprio sito, le obbligazioni pagheranno una cedola annuale a tasso fisso compresa tra il 2,625% e il 3,125%.

In caso di mancato raggiungimento di uno o di entrambi i target, l’azienda leader del settore energetico pagherà un importo pari allo 0,5% del valore nominale delle obbligazioni quando verrà pagata la quarta cedola, ovvero in data 14 settembre 2027.

Le obbligazioni, per cui è atteso un rating A- da Standard & Poor’s (che ha appena abbandonato la classificazione numerica), Baa1 da Moody’s e A- da Fitch e un importo nominale complessivo pari a circa 1 miliardo di euro, saranno convertibili in azioni ordinarie Eni quotate su Euronext Milan. Per cui, gli investitori che vorranno esercitare questa opzione diventeranno titolari di azioni Eni.

Il prezzo di conversione sarà stabilito al termine del collocamento e, secondo le previsioni, sarà compreso tra il 20% e il 25% al di sopra del prezzo di riferimento. Quest’ultimo viene determinato in base al prezzo delle azioni ordinarie Eni in Borsa italiana, calcolando la media tra il momento di avvio delle contrattazioni e la fissazione dei termini economici del collocamento.

Il collocamento è stato deliberato ieri 7 settembre 2023 dal Consiglio di Amministrazione di Eni ed è volto a mantenere una struttura finanziaria equilibrata, finanziare i futuri fabbisogni dell’azienda e ampliare la base degli investitori.

Chi può acquistare le obbligazioni convertibili di Eni

Le obbligazioni avranno un taglio minimo di €100.000 e saranno destinate esclusivamente ad investitori qualificati. I titoli saranno rimborsati a scadenza (14 settembre 2030) al valore nominale, salvo precedente rimborso, conversione, riacquisto e cancellazione delle stesse ai sensi dei termini e condizioni delle obbligazioni fissate da Eni.

Agli investitori sarà garantito il diritto di conversione e rimborso al verificarsi di specifiche condizioni così come il colosso energetico si riserva a sua volta il diritto di rimborsare anticipatamente le obbligazioni in conformità alla prassi di mercato.

Dopo l’esplosione delle azioni green, la deliberazione di Eni, anche visti i buoni rendimenti proposti, potrebbe mettere le obbligazioni al centro della finanza sostenibile.

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