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Ambiente: con Sprout le matite non si buttano ma rinascono a nuova vita

Ambiente: con Sprout le matite non si buttano ma rinascono a nuova vita
03 giugno 2020 | 14.11
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Il rispetto per l’ambiente parte anche dai piccoli gesti, come riciclare una matita quando diventa troppo corta per scrivere. Questo il messaggio lanciato dall’azienda danese Sprout alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Ambiente, che si celebra il 5 giugno. Inventata da un gruppo di studenti del Massachusetts Institute of Technology, la matita Sprout è l’unica piantabile e ad oggi ne sono state distribuite in tutto il mondo più di 25 milioni. Sostenibile e biodegradabile al 100%, rappresenta un' alternativa rispetto alle classiche penne in plastica prodotte nel mondo.

L’idea alla base è quella di piantare la matita quando diventa troppo corta per scrivere o colorare. In questo modo, si riutilizza un materiale destinato altrimenti ad essere rifiuto e la matita diventa un gesto simbolo di attenzione al riciclo e alla sostenibilità. Ogni anno vengono prodotti e venduti circa 50 miliardi di penne a sfera: si parla di circa 135 milioni di penne di plastica al giorno, un'enorme quantità di plastica e altri prodotti chimici che, prima o poi, finiranno nelle discariche.

Le matite Sprout sono fatte di legno proveniente da produzioni sostenibili, grafite e argilla. Sono biodegradabili al 100% e non contengono plastica, piombo o altre sostanze chimiche o tossiche. Le matite hanno in punta una capsule di semi di alta qualità, almeno 4 e tutti no Ogm, che si dissolve nella terra. Oltre alla tipologia in grafite ne esiste una versione colorata con 10 varianti tra erbe aromatiche, piante e fiori tra cui scegliere come basilico, timo, coriandolo, girasole, pomodori, margherite e non-ti-scordar-di-me. Per le aziende, la matita può essere personalizzata con logo o messaggi a scelta.

L’azienda che sta dietro alla matita è Sprout world, una start up con sede a Copenhagen. Fondata nel 2013 dall’imprenditore danese Michael Stausholm, ha assunto la missione di stimolare il maggior numero di persone a tenere comportamenti più sostenibili nella quotidianità. L’idea iniziale è arrivata da un gruppo di student del Mit di Boston inventori della matita con i semi. Di lì a poco Stausholm ha acquistato diritti e brevetti dagli studenti e lanciato la matita.

La start up è cresciuta enormente negli anni e si è appena aggiudicata il secondo posto tra le aziende europee più innovative secondo il ranking di Fast Company, entrando nella prestigiosa classifica mondiale. Ad oggi sono state distribuite in tutto il mondo più di 25 milioni di matite che torneranno a nuova vita. Uno dei maggiori clienti in Italia è l’Arma dei Carabinieri, la più grande forza di polizia con oltre 120.000 addetti e la più grande unità in Europa specializzata in protezione ambientale. L’Arma usa le matite Sprout come gadget nelle scuole e durante gli eventi su temi ambientali o le convention.

Sprout ha il suo quartier generale vicino a Copenhagen in Danimarca e un ufficio a Boston. Tra i suoi clienti figurano, tra gli altri: Enel, Bulgari, Benetton, Coca-Cola, Wwf, Marriott, Toyota, McKinsey, New York Highline, Spice and Tea Exchange, Ikea, e alcuni dipartimenti delle Nazioni Unite e della Commissione europea con sede in Italia. Le matite Sprout sono anche presenti nei cataloghi di più di 20 compagnie aeree. Oltre alle matite, l’azienda ha lanciato il cucchiaino Sprout, biodegradabile e privo di plastica integrato ad una bustina di te prodotto secondo gli standard del commercio equo e solidale, disponibile anche per caffe e cioccolata con le medesime caratteristiche etiche.

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