"Una partita di calcio in un impianto non attrezzato sotto il profilo dell'ambiente e dell'efficientamento energetico, con 60mila spettatori, produce da sola lo stesso inquinamento di un'automobile che fa 40 volte Roma-Hong Kong andata e ritorno. Per compensare le emissioni di CO2 prodotte da una singola partita c'è bisogno di ben 2.500 alberi in un anno". Lo ha detto il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, a margine dell'European Innovation for Sustainability Summit, in corso a Palazzo Taverna a Roma.
"Il calcio, come tutti i settori industriali, produce inquinamento. Questo ha portato, a livello internazionale con il Uefa e poi anche a livello nazionale con la lega di seria A, a porsi il problema di intervenire in modo integrato e strategico", riferisce Casini. "Come? Correggendo il più possibile con interventi di tutela dell'ambiente, sull'illuminazione, sul riscaldamento, sui trasporti. Basta considerare che il 40% dell'inquinamento di una partita - continua Casini - è prodotto dal trasporto che parte da quello delle squadre fino ai tifosi. In Italia, il prossimo 15 maggio, nella finale di Coppa Italia a Roma, per la prima volta ci sarà una partita di calcio disegnata per ridurre le emissioni sotto tutti gli aspetti: dal trasporto alla filiera alimentare fino alla raccolta dei rifiuti. Si tratta di un progetto che si chiama 'Road to zero'. E' il percorso per la realizzazione del sogno di arrivare a una partita di calcio a zero emissioni", conclude.