"Per favore, non sospendete le ricerche in mare dei nostri cari. Noi pensiamo che sotto la barca ci siano ancora molti corpi". A dirlo è Zahra Barati, una donna afghana che nel naufragio del 26 febbraio ha perso il fratello partito dalla Turchia per raggiungere la sorella in Finlandia. "Chiediamo che lo Stato ci aiuti - dice- Per favore continuate la ricerca nel mare finché si trovi l’ultima persona dispersa. Noi vogliamo un aiuto". Poi, la donna che ha anche partecipato al corteo di oggi s Steccato di Cutro, chiede che venga preso il Dna di tutti i familiari di vittime i cui corpi non si trovano. Ringrazio questo popolo che ci ha dato voce", ha detto.