Si è svolta questa mattina al Forum Monzani di Modena, l'Assemblea straordinaria di Bper. Presente il 39% del capitale sociale che ha deliberato l'aumento di capitale per il controllo totale del Banco di Sardegna. Un'operazione da oltre 171 milioni di euro che prevede l'acquisto del 49% del Banco di Sardegna (il 51% era già di Bper) ma che lascia alla Banca sarda autonomia sul suo territorio. "L'operazione di oggi avrà un impatto positivo sul patrimonio - ha commentato Alessandro Vandelli Amministratore Delegato - che ci fa guardare al futuro".
Altre operazioni importanti infatti sono previste entro la fine del mese. In primis l'acquisizione di Unipol Banca, già ampiamente annunciata ma non ancora "ufficializzata", la seconda il raggiungimento del 57% di Arca - la società di gestione patrimoniale che gestisce oltre 30 miliardi di risparmio, tra i migliori asset manager del nostro paese. Ad oggi Bper gestisce circa 11 miliardi di fondi Arca che "ha prodotti molto apprezzati dalla clientela - sottolinea l'Ad di Bper - con rendimenti positivi. Con la Popolare di Sondrio, che è l'altra grande socia di Arca, faremo riflessioni a livello strategico per valorizzarlo al massimo per avere dopo l'estate l'indirizzo più adatto".
"Mi piace sottolineare - ha commentato Vandelli - che oggi in Assemblea era presente quasi il 40% del capitale e che il voto positivo è stato quasi plebiscitario non solo dai soci di riferimento ma anche dai soci istituzionali".
L'operazione Banco di Sardegna porta la Fondazione di Sardegna a superare la soglia del 10% delle azioni. Con il Gruppo Unipol arrivato ad oltre il 19% si accendono voci su un eventuale "rimpasto" nel Consiglio di amministrazione. "Diamo il tempo alle cose di realizzarsi - spiega Vandelli - oggettivamente il livello raggiunto dal gruppo Unipol si è realizzato in queste settimane. Stesso discorso per la Fondazione di Sardegna che è ancora più fresca. Una fase di cambiamento di cui non abbiamo ancora avuto modo di discutere al nostro interno. Il clima per fare riflessioni è comunque favorevole"
Riguardo alla situazione di Banca Carige, in cui Bper è stata spesso tirata in ballo come istituto di riferimento per un possibile salvataggio, Vandelli è più prudente: "Credo che siano difficili da gestire interventi senza che ci sia una partnership industriale. E' una situazione delicata e mi auguro che si possa trovare una soluzione italiana. Se ci saranno le condizioni faremo le nostre valutazioni. Le condizioni sono differenti dai "salvataggi" delle banche venete. L'operazione è fattibile solo se non ha impatto patrimoniale."