"Siete talmente appecoronati ai grandi gruppi che non riuscite neanche a fare un negoziato come Dio comanda". Così in un tweet l'ex ministro dello Sviluppo economico e leader di Azione, Carlo Calenda, replicando sul tema Fca al leader di Italia Viva, Matteo Renzi che in precedenza aveva scritto sempre su twitter: "Bene FiatChrysler che chiede un prestito alle banche da 6 miliardi per tenere aperte le fabbriche in Italia. Sbagliato evocare 'poteri forti' e 'interessi dei padroni'. E' un prestito che serve a investire in Italia: che male c'è? Mi sarei preoccupato se non lo avesse fatto'.
Calenda in una serie di tweet spiega "in parole semplici" a Renzi: "1) Fca non ha mai rispettato il piano degli investimenti previsto per l’Italia; 2) avrebbe la liquidità per sostenere il gruppo ma la tiene nella capogruppo per distribuire un maxi dividendo pre fusione Psa; 3) quel maxi dividendo non verrà tassato; 4) nessuna casa automobilistica Ue tranne Nissan/Renault ha sede fuori dal proprio paese; 5) il programma Sace ha rilasciato 6 garanzie per 40 milioni. Ci sono migliaia di imprese con sede in Italia che aspettano 6) non serve a finanziare i fornitori ma a pagargli il dovuto. 7) siete talmente appecoronati ai grandi gruppi che non riuscite neanche a fare un negoziato come Dio comanda, 8) Repubblica che fino a ieri sosteneva la linea Landini vs Fiat (sbagliata) da quando è stata comprata da Elkann dipinge Fca come una onlus".