"Dopo aver ottenuto la ripresa delle attività della produzione già dal 27 aprile, una settimana prima della riapertura dell’industria, delle reti di vendita il 5 maggio scorso ora può ripartire anche la navigazione, ancora però nell’ambito delle regole generali di spostamento. Fino al 3 giugno, infatti, permane il divieto generale di spostamento fra diverse regioni e l’arrivo dall’estero, che saranno liberalizzati da quella data. Nel frattempo continuiamo a lavorare per migliorare la normativa, soprattutto per quanto riguarda i limiti di imbarco fra persone non conviventi". Così il presidente di Confindustria Nautica Saverio Cecchi dopo che nella tarda serata di ieri il Ministero dei Trasporti ha diffuso le linee guida per i porti turistici, la navigazione privata, il charter e il diving.
Sempre nel pomeriggio di ieri i vertici di Confindustria Nautica avevano preso parte a una video conferenza stampa sul tema, alla presenza della stampa nazionale, diffusa in diretta sul canale Facebook dell’Associazione, nella corso della quale avevano anticipato le principali regole.
Purtroppo, rileva Confindustria Nautica, "alcune iniziative non coordinate o locali si sono mosse chiedendo l’equiparazione della barca alla propria abitazione, assunto da cui discendono le restrizione agli imbarchi dei non conviventi". Confindustria Nautica continua a ritenere "che l’unità da diporto, per l’intrinseca limitazione ai contati sociali, la possibilità di sanificazione monitoraggio e tracciamento, offra il maggior grado di riduzione all’esposizione di contagio e di aggregazione sociale di ogni altra attività turistica e per questo chiede alla Ministra Paola De Micheli la rimodulazione di detti vincoli".
Questi i punti principali del linee guida emanate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: nelle navigazione da diporto la responsabilità individuale degli utenti resta l’elemento essenziale per rendere efficaci le ormai note misure di distanziamento sociale. A bordo delle imbarcazioni da diporto private valgono le stesse regole delle unità abitative. La misura primaria resta quindi il “distanziamento sociale” di almeno un metro a meno che le persone presenti a bordo non vivano nella stessa unità abitativa.
Nella locazione dell’unità da diporto (senza equipaggio) si applicano le stesse norme di prevenzione previste per le imbarcazioni private. Sono consentiti alloggi nella stessa cabina a persone che vivono nella stessa unità abitativa. Si prevede l’utilizzo di dispositivi di protezione individuali durante le operazioni di ormeggio, disormeggio, bunkeraggio ed eventuale assistenza in porto, Per gli ospiti valgono le regole generali sul distanziamento sociale e sulle misure di prevenzione interpersonali.
Nel noleggio sono previsti la sanificazione dell’unità ad ogni utilizzo, quella periodica dei locali di vita dell’equipaggio, l’utilizzo dei dispositivi di protezione sempre obbligatorio durante le operazioni di ormeggio, disormeggio, bunkeraggio e eventuale rimorchio da parte di mezzi nautici dei marina. Per quanto riguarda il personale imbarcato. È previsto l’obbligo di sottoposizione (prima dell’imbarco) e periodica al test di positività al CoVid-19, il cui esito dovrà essere custodito a bordo e misurazione obbligatoria della temperatura con cadenza giornaliera. Divieto di accesso a bordo di persone estranee.