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Fase 2, le regole per i centri estetici

Le linee guida Inail-Iss: no a sauna e bagno turco, da prevedere alternative ai trattamenti per il viso con il vapore. Sanificazione, mascherine e visiere obbligatori

Fotogramma /Ipa
Fotogramma /Ipa
13 maggio 2020 | 17.08
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Nei centri estetici sono inibiti, ove presenti, l’uso della sauna o del bagno turco, come anche quello delle vasche idromassaggio. E' una delle indicazioni del documento tecnico che il Comitato tecnico scientifico istituito presso la Protezione civile nella seduta di ieri ha approvato; elaborato dall’Inail e dall’Istituto superiore di sanità, che fornisce raccomandazioni sulle strategie di prevenzione da adottare per il contenimento del nuovo coronavirus nei servizi dei parrucchieri e degli altri trattamenti estetici, in vista della ripresa delle attività dopo la fase di lockdown. Inoltre, per i trattamenti estetici del viso che implicano l’uso di vapore, si devono prevedere, ove possibile, operazioni alternative. Tali trattamenti potranno essere effettuati solo in locali fisicamente separati, che devono essere arieggiati al termine di ogni prestazione.

Durante i trattamenti estetici, i pannelli della cabina dovranno essere chiusi. Nel contesto dell’attuale emergenza sanitaria dovranno essere adottate specifiche misure soprattutto per le operazioni di cura del viso, incluse quelle di micropigmentazione. Per chi effettua i trattamenti estetici c'è l’obbligo di utilizzo di mascherine chirurgiche durante tutta la giornata di lavoro e di guanti in nitrile che dovranno essere cambiati per ogni cliente. L’uso della mascherina chirurgica dovrà essere associato a visiere o schermi facciali rispondenti ai requisiti previsti dalla norma tecnica di riferimento Uni En 166:2004, ovvero quelli autorizzati in deroga, ai sensi della normativa vigente per l’emergenza Covid-19, per le attività di cura del viso e della barba.

In particolare, per gli estetisti dovranno essere previsti dispositivi di protezione individuale di livello protettivo superiore (FFP2 o FFP3 senza valvola espiratoria) per le attività di cura del viso che prevedono l’utilizzo di vapore e/o generazione potenziale di aerosol e, comunque, in tutti i casi già previsti dalla normativa vigente. Sia i FFP2/FFP3 che gli schermi facciali e le visiere devono essere dpi di III categoria, per cui il loro uso deve essere valutato nell’ambito della complessiva gestione dei rischi, con un adeguato coinvolgimento del medico competente, ove previsto.

Al termine di ciascuna sessione estetica vanno rimossi, con i guanti, le pellicole, i lenzuolini monouso e quant’altro sia stato utilizzato per il trattamento. Si richiede anche di pulire e disinfettare scrupolosamente tutte le superfici della cabina estetica all’uscita di ogni cliente utilizzando disinfettanti idroalcolici o a base di cloro secondo le indicazioni fornite dalle circolari del ministero della Salute e dal Rapporto Iss Covid-19, numero 19/2020, con particolare attenzione a tutte le apparecchiature e strumenti e a tutte le superfici con cui il cliente è venuto in contatto.

Prima di far entrare il cliente successivo, bisogna garantire il ricambio di aria nella cabina il più possibile in modo naturale aprendo le finestre, oppure meccanicamente. Tutte le procedure di prevenzione richiederanno inevitabilmente un tempo maggiore del solito, che di conseguenza renderà necessaria una accurata pianificazione dei tempi operativi fin dalla fase di prenotazione secondo gli stessi criteri previsti per i parrucchieri e i barbieri. Per gli estetisti deve essere garantita una adeguata informazione e formazione dell’utilizzo dei dpi, con particolare riferimento alla importanza dell’uso esclusivo del dispositivo, alla importanza di non toccare la parte esterna del dispositivo durante l’utilizzo e di procedere alla immediata igiene delle mani nel caso in cui un simile contatto non possa essere evitato, alle modalità di sanificazione e conservazione dei dispositivi riutilizzabili (in particolare schermi facciali e visiere) fra un utilizzo e l’altro, alla importanza di una accurata igiene delle mani prima di indossare il dispositivo e dopo averlo rimosso e manipolato per la sanificazione se riutilizzabile.

In particolare, per la sanificazione dopo ogni utilizzo di schermi facciali e visiere, il dispositivo deve prima essere lavato con acqua e comuni detergenti e quindi disinfettato secondo le istruzioni fornite dal produttore o, in mancanza, mediante prodotti contenenti agenti disinfettanti, secondo le indicazioni fornite dalle circolari del ministero della Salute e dal Rapporto Iss Covid-19, n. 19/2020. L’uso prolungato nel tempo dei prodotti di disinfezione può deteriorare le componenti delle protezioni oculari/facciali. Pertanto, prima di ogni utilizzo del dispositivo è necessario ispezionare la visiera/schermo facciale e, se sono presenti segni di deterioramento, sostituire le componenti danneggiate (seguendo le istruzioni contenute nella guida all’utilizzo del dispositivo) o l’intera protezione.

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