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Milleproroghe, tensione su concessioni autostradali

Il Cdm approva il decreto salvo intese. Via libera anche a decreto intercettazioni

(FOTOGRAMMA)
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21 dicembre 2019 | 12.35
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Il Consiglio dei ministri ha approvato - con la formula 'salvo-intese' - il dl Milleproroghe. E' quanto si apprende da fonti di governo, le quali fanno sapere che il Cdm ha approvato anche il decreto sulle intercettazioni. In merito a quest'ultimo, si tratta di "uno strumento irrinunciabile per le indagini. Adesso elaboriamo un sistema moderno e digitale: ci saranno maggiori garanzie per trovare un punto di equilibrio tra l'esigenza delle indagini, la tutela della riservatezza e il diritto di difesa" scrive in un post su Facebook il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.

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CONCESSIONI - Il decreto legge milleproroghe contiene misure ''in materia di concessioni autostradali''. E' quanto si legge nella nota di palazzo Chigi, che segue il Consiglio dei ministri che ha approvato il provvedimento che ''introduce disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica''.

Per quanto riguarda la norma sulle revoche delle concessioni autostradali, all'interno del Milleproroghe, la delegazione di Italia Viva in Cdm ha fatto mettere a verbale il suo no alle norme sul tema contenute nel dl.

Sull'articolo 33, spiegano sempre fonti di Italia Viva, le ministre di Iv hanno ribadito un principio di civiltà giuridica che non si cambiano regole in corso d'opera. Per le stesse fonti, l'effetto sugli investimenti internazionali sarebbe stato peggiore dell'emendamento sull'Ilva.

''Verba volant, scripta manent - twitta il capogruppo di Italia Viva in Senato Davide Faraone -. L'abbiamo messo a verbale in Cdm: Italia Viva non voterà mai norme che violano il diritto e minacciano gli investimenti e norme che sono in palese conflitto di interessi. Vale per le concessioni, vale per la Casaleggio'', così su Twitter il capogruppo di Italia Viva in Senato Davide Faraone.

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TARIFFE AUTOSTRADE - L'adeguamento delle tariffe autostradali slitta al 31 luglio 2020. La misura, secondo quanto si legge la nota di palazzo Chigi che segue il Consiglio dei ministri, è contenuta nel decreto legge milleproroghe appena varato.

TONINELLI - "Dal primo gennaio la maggior parte delle autostrade avrà le tariffe dei pedaggi bloccate" scrive dopo l'ok del Cdm al Milleproroghe il senatore del M5S Danilo Toninelli su Facebook, in un post accompagnato da un video. L'articolo 13 del decreto, spiega l'ex ministro delle Infrastrutture, "prevede che i concessionari che non hanno adottato il nuovo modello tariffario introdotto col Decreto Genova non solo non possono aumentare i pedaggi ma sono soggetti al pagamento di penali".

"Il decreto Genova infatti - ricorda Toninelli - contiene una norma rivoluzionaria, che taglia gli immani guadagni dei colossi autostradali, definendo un nuovo modello per tariffe di mercato, basato su criteri seri, onesti e coerenti". E "a giugno scorso quella norma è stata trasformata in una delibera dell'Autorità di regolazione dei trasporti. Ad oggi il ministero non ha ancora raggiunto e chiuso l'accordo con i concessionari delle autostrade - dice ancora - e considerato che su 26 concessioni 16 hanno il piano economico finanziario scaduto e non in linea con il decreto Genova, i pedaggi non aumenteranno".

PIANO INNOVAZIONE DIGITALE - Sempre in Cdm, rende noto il capo delegazione del Pd al governo, Dario Franceschini, inoltre "non c’erano le condizioni per approvare il Piano per l’Innovazione digitale. C’è bisogno di un approfondimento e le norme, frutto di un’intesa nella maggioranza, potranno essere inserite in un emendamento in sede di conversione del decreto".

ECOCRIMINE - Sul fronte ambiente, inoltre, "lo Stato scende in campo e risponde con forza e determinazione all'aggressione degli ecocriminali sui nostri territori - dice il ministro Sergio Costa -. Con voto unanime, il Consiglio dei ministri ha detto sì, all'interno del Milleproroghe appena approvato, alla norma che ci consente di avere 50 uomini in più del Noe, il Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri, da concentrare nel lavoro di contrasto ai roghi tossici nelle Terre dei fuochi di tutta Italia".

SPORT E SALUTE - Stralciato infine dal Milleproroghe l'articolo che prevedeva lo sdoppiamento delle cariche di 'Sport e Salute' che ha portato alle dimissioni del presidente e ad della società che ha preso il posto di Coni Servizi, Rocco Sabelli, proprio per l’inserimento di questa modifica nella bozza. Dopo lunghe trattative sia il Pd che i M5S hanno deciso di non inserire l’articolo (era il numero 29 e ora è diventato ‘Armonizzazione dell’ordinamento contabile delle Regioni a statuto speciale’).

BONUS VERDE - Proroga fino al 31 dicembre 2020 del 'bonus verde' sulle spese sostenute per gli interventi di sistemazione di giardini, terrazze e parti comuni di edifici condominiali.

ENERGIA - Proroga al 31 dicembre 2021 della transizione verso il mercato libero dell'energia. La misura, secondo quanto si legge la nota di palazzo Chigi che segue il Consiglio dei ministri, è contenuta nel decreto legge milleproroghe appena varato.

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - Via libera all'estensione al 31 dicembre 2021 dei termini per la stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione.

CALAMITA' NATURALI - Ok alla proroga della durata di stati di emergenza già dichiarati e della scadenza della presentazione di atti relativi alle quantificazioni dei danni subiti a causa di calamità naturali.

ASSUNZIONI - Via libera all'assunzione di personale da parte delle province e delle città metropolitane e nelle forze di polizia.

SISMA MUGELLO - Il Consiglio dei ministri, si legge in una nota, ha dichiarato lo stato di emergenza in conseguenza dell'evento sismico che ha colpito il giorno 9 dicembre 2019 il territorio dei comuni di Barberino del Mugello, di Borgo San Lorenzo, di Dicomano, di Firenzuola, di Marradi, di Palazzuolo sul Senio, di Scarperia e di San Piero, di Vaglia e di Vecchio, ricadenti nella città metropolitana di Firenze.

TERREMOTO - Ok dal Consiglio dei ministri alla proroga di 12 mesi dello stato di emergenza in conseguenza dell'evento sismico del 26 dicembre 2018 che ha colpito il territorio dei comuni di Aci Bonaccorsi, di Aci Catena, di Aci Sant'Antonio, di Acireale, di Milo, di Santa Venerina, di Trecastagni, di Viagrande e di Zafferana Etnea, in provincia di Catania.

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