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Milleproroghe, Aiscat: "Con revoca concessioni settore a rischio"

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21 dicembre 2019 | 22.06
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La norma sulle revoche delle concessioni autostradali ''rischia di distruggere un intero settore produttivo del Paese''. Lo afferma l'Aiscat commentando la misura del decreto legge milleproroghe, appena approvato dal Consiglio dei ministri. La norma sulle concessioni autostradali, contenuta nel decreto legge milleproroghe ''è sconcertante'' e rappresenta ''una gravissima lesione dello stato di diritto. L'Aiscat esprime ''sconcerto e incredulità'' per l'articolo 33 contenuto nel decreto legge milleproroghe, approvato oggi dal Consiglio dei ministri, che ''sembra inficiato da forti dubbi di incostituzionalità, peraltro già individuati dal Tar Liguria nel decreto Genova ed in netto contrasto con le previsioni del diritto europeo''. Tale norma, nella formulazione resa nota finora ''genera una gravissima lesione dello Stato di diritto, in quanto modifica per legge e in modo unilaterale i contratti in essere tra lo Stato e i concessionari autostradali''.

Il provvedimento, secondo l'Aiscat, ''rischia di provocare conseguenze estremamente gravi nei confronti di diverse società concessionarie, in particolare di quelle quotate in Borsa''. In particolare verrebbero messe ''in seria difficoltà le linee di credito delle società concessionarie e, di conseguenza, l'operatività delle medesime, generando enormi e immediati problemi nella gestione delle Infrastrutture autostradali e addirittura mettendo a rischio la stessa sopravvivenza delle società''. Si tratta di una norma ''palesemente anti-impresa, che mette a rischio decine di migliaia di lavoratori e di risparmiatori, minando in modo radicale la credibilità dello Stato italiano agli occhi degli investitori internazionali, rischiando di distruggere un intero settore produttivo del Paese'', conclude l'associazione.

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