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Bellanova: "In Europa porremo il tema dell'etichettatura"

Sul caporalato "dopo la repressione ora bisogna intervenire sulla prevenzione"

Bellanova:
27 settembre 2019 | 16.08
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(di Massimo Germinario) - "Intendo fare dell'etichettatura un punto qualificante della nostra azione in Europa" dove "vogliamo confrontarci alla pari, combattendo" per i diritti dell'agricoltura italiana ma anche collaborando per obiettivi comuni. Lo sottolinea all'Adnkronos il ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova ricordando di "avere già fatto una bilaterale con il mio collega francese per porre insieme il tema dell'etichettatura, perché dobbiamo sempre rendere più chiaro al consumatore da dove vengono i nostri prodotti da dove viene la materia prima, dove si trasforma e con quali tecniche".

Senza questa consapevolezza - aggiunge - "siamo altrimenti protagonisti di una concorrenza sleale, all'interno dello stesso settore: il consumatore deve essere consapevole che quando sta comprando un prodotto sottocosto qualcuno sta pagando quel risparmio. Ma quel risparmio "che è frutto del lavoro nero e di una riduzione in schiavitù è anche un costo che paga l'impresa che, se sottoposta a concorrenza sleale, non ce la fa e non investe in innovazione".+

Nel dialogo con l'Europa, aggiunge, "abbiamo il dovere non solo il diritto di difendere il nostro settore agroalimentare e trovare le risorse per sostenere l'agricoltura di qualità, valorizzare la dieta mediterranea e dare riconoscimento al reddito dei produttori". Un tema di fondo, conclude, è quello della lotta alla xylella: "Ma stiamo lavorando - ricorda - a un piano d'azione che dal primo gennaio ci deve mettere in condizione di fare arrivare le risorse ai produttori, ai vivaisti e ai frantoiani".

Anche la questione caporalato è al centro delle politiche. "Quella contro il caporalato è una legge importantissima, la più innovativa che abbiamo in Europa ma della quale è stata applicata la parte 'repressiva'. Ma se vogliamo contrastare il fenomeno, dobbiamo applicare la parte preventiva. Per questo, ho scritto una lettera alle ministre Lamorgese e Catalfo per riattivare il tavolo e dare il corso alla parte di prevenzione della legge", sottolinea Bellanova, spiegando che lavorare "sulla parte preventiva significa che un imprenditore deve avere una piattaforma dove la sera prima possa trovare la manodopera per il giorno dopo, mentre il lavoratore - per liberarsi dai caporali - deve sapere che c'è un mezzo di trasporto alternativo che lo faccia arrivare sui campi. Ecco su questa parte fra i tre ministeri, dobbiamo lavorare per trovare applicare l'intero insieme della legge".

Nel lavoro "approfondito" che aspetta il governo nella definizione della manovra "il metodo più sbagliato è fare proclami", non è una gara a "a chi alza più la voce", sostiene ancora Bellanova. "Il nostro obiettivo è bloccare l'aumento dell'Iva, lavorando per il bene del paese". "Ho offerto la massima collaborazione al ministro Gualtieri e mi aspetto grande sensibilità e rigore nell'affrontare le questioni" del settore agricolo, aggiunge.

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