E' online, scaricabile dal sito www.mercatoelettrico.org, il nuovo numero della newsletter del Gestore dei mercati energetici (Gme). La newsletter si apre con un intervento di Agata Gugliotta del Rie sul mercato europeo di ultima istanza del Gas Naturale Liquefatto.
"Nel 2018, così come nei primi mesi del 2019, il mercato del Gas naturale liquefatto (Gnl) è stato contraddistinto da una serie di dinamiche importanti che riguardano non solo i fondamentali del mercato ma anche la sfera geopolitica e i rapporti fra gli Stati. Tra tutte, l’aumento significativo delle importazioni di Gnl in Europa, è sicuramente, fra le più rilevanti", evidenzia l'analista del Rie.
Più in generale, per il quinto anno consecutivo, il commercio internazionale di Gnl ha segnato "un aumento sull’anno precedente, +8,3%" per un volume commercializzato "prossimo ai 315 milioni tonnellate (Mt). A supportare la crescita, l’incremento dei volumi prodotti, grazie alla capacità aggiuntiva di Australia (+11,1 Mt) e Stati Uniti (+8,4 Mt), che hanno più che compensato il calo produttivo di alcuni paesi (Algeria, Nigeria, Malesia e Papua Nuova Guinea)", sottolinea Gugliotta aggiungendo che in simile contesto, ancora una volta, l’Asia si è confermata come "il principale driver della domanda, assorbendo un volume pari al 76% delle importazioni globali (238,6 Mt) e in crescita del 13% sul 2017".
Il Giappone, aggiunge, "rimane il primo paese importatore di Gnl con 82,5 Mt (pur in presenza di consumi in calo); segue la Cina con 54 Mt, dove, in ragione della politica ambientalista del governo che punta allo switch da carbone a gas, l’import di GNL è raddoppiato in due anni".
Lungi dall’essere un mercato completamente liquido, prosegue l'esperta del Rie, "è innegabile la strada intrapresa verso una maggiore 'commoditizzazione' del Gnl, con cambiamenti negli accordi commerciali, diventati più flessibili in termini di destinazione del gas, volumi da prelevare, durate, e nella formazione del prezzo a livello internazionale, non più interamente legato al petrolio".
Aspetto che si è riflesso anche nelle dinamiche di prezzo, con valori "sostenuti fino ad inizio autunno. A partire da ottobre, tuttavia, i prezzi sono tornati a contrarsi - osserva Gugliotta -, ripiegando sotto i 10 doll/Mbtu. Domanda debole, offerta abbondante e discesa dei prezzi del petrolio le principali ragioni di questo trend".
Per quanto riguarda, invece, l'aumento significativo dell'export verso il Vecchio Continente, le principali ragioni sono legate innanzitutto "ai prezzi spot del Gnl in Asia in calo, tali da rendere più conveniente per gli esportatori di quasi tutto il mondo movimentare questa fonte verso il Vecchio Continente dove i margini di guadagno sono stati più elevati”, prosegue l'analista del Rie.
Ma non solo. All'interno del medesimo discorso rientrano "l'abbondanza di volumi flessibili di Gnl, non legati cioè a vincoli contrattuali di lungo periodo, provenienti soprattutto dalla Russia che, grazie alla partenza dell’impianto di Yamal, è stata in grado di mandare in Europa volumi 3 volte superiori a quelli dell’inverno precedente, superando fornitori storici come Qatar, Nigeria e Algeria - e dagli Stati Uniti che segnano un +420%".
E quello legato al declino della produzione domestica europea, "specie di quella olandese, dopo la decisione del governo di limitare, per diminuire il rischio sismico, l’attività di estrazione del grande giacimento di Groningen" unita a una "contemporanea, seppur modesta, ripresa della domanda". Cosa attendersi, dunque, per i prossimi mesi? L’Europa continuerà ad essere il mercato finale di molti carichi di Gnl oppure l’approssimarsi della stagione estiva, tipicamente high consumption per l’Asia, invertirà il trend? "Per nulla scontata, né unanime la risposta a questa domanda – chiosa Gugliotta -. Se ad inizio aprile, le previsioni erano di un ridimensionamento immediato dei volumi inviati al Vecchio Continente, in ragione soprattutto di una ripresa dei prezzi asiatici, nel momento in cui si scrive, invece, gli ultimi dati indicano un livello ancora molto elevato delle importazioni in Europa".
All’interno del nuovo numero sono pubblicati, inoltre, i consueti commenti tecnici, relativi i mercati e le borse elettriche ed ambientali nazionali ed europee, la sezione dedicata all’analisi degli andamenti del mercato del gas italiano e la sezione di analisi sugli andamenti in Europa, che approfondisce le tendenze sui principali mercati europei delle commodities.