"Federmanager oggi lancia il progetto 'Governance2020', con cui accompagneremo i manager che ne hanno i requisiti a dare un contributo al Paese, candidandosi a partecipare alla governance delle maggiori società quotate e non. Vogliamo portare competenze manageriali nelle grandi aziende. In un momento storico in cui scarseggiano, far avanzare il merito significa far avanzare il Paese". E' quanto ha annunciato, dal palco dell'Assemblea nazionale di Federmanager all'Auditorium Parco della Musica a Roma, il presidente dell'organizzazione, Stefano Cuzzilla.
Cuzzilla ha parlato delle altre iniziative in programma per l'associazione. "Federmanager oggi lancia il suo ruolo -ha spiegato- come 'Accademia del management', il luogo dove si creano le opportunità di sviluppo di carriera. I nostri corsi, gli study tour, le lezioni in e-learning sono strutturati per la formazione dei leader del futuro. Per sviluppare anche le competenze cosiddette 'soft'. Ogni manager oggi deve dedicare tempo e parte della sua Ral alla propria formazione, e sviluppare questo approccio in azienda, favorendolo tra i propri collaboratori".
"Federmanager oggi rinnova -ha continuato- il piano di certificazione delle competenze manageriali, inserendo un nuovo profilo: il manager per la sostenibilità. La sola economia circolare vale già più di 3.000 miliardi di dollari. Sulla sostenibilità ambientale si faranno gli investimenti più consistenti nei prossimi anni. Interi settori si stanno riconvertendo. Si dovranno modificare modelli gestionali e organizzativi, e serviranno manager capaci di farlo".
E Cuzzilla ha anche sottolineato "pubblicamente di Federmanager il sostegno alla prosecuzione pro tempore della Legge Golfo-Mosca ed è favorevole a ogni misura, anche di welfare, che consenta alle donne di avere pari opportunità di lavoro e di avanzamento di carriera".
"Le manager donna sono appena il 14% del totale del management. Possono, devono essere molte di più. Se impiegassimo un numero di donne pari a quello degli uomini nel mercato del lavoro, il Pil globale aumenterebbe del 26%, quello italiano del 15", ha concluso il leader di Federmanager.