E' ancora il momento giusto per chiedere un mutuo, per gli italiani uno dei passi più impegnativi e importanti della vita. I tassi dei mutui sono ancora molto vantaggiosi, con un Euribor, il parametro di riferimento per il variabile, addirittura 'fermo'. Sono buone le notizie anche sul versante dei mutui a tasso fisso, agganciati all'Eurirs alle varie scadenze, che segnalano tutte una riduzione dei tassi.
E' dunque positivo il periodo per chi intende aprire un mutuo, grazie ai mini tassi, nonostante i timori di qualche mese fa dovuti 'all'allarme spread'. Ma certi punti interrogativi ritornano. Non che se ne siano mai andati: è meglio stipulare un mutuo a tasso fisso oppure a tasso variabile? L’amletica opzione è sempre di attualità e rimane il primo fattore che deve regolare la scelta di un mutuatario.
Mi godo il risparmio adesso e dopo si vedrà, oppure mi metto al sicuro e non ci penso per l’intera durata del mutuo? Generalmente, tra un mutuo a tasso fisso e un variabile, si tende a scommettere più sul primo che sul secondo. La formula del tasso fisso è indicata per chi preferisce non avere sorprese, ma beneficiare di rate fisse. Dopo la schiacciante vittoria del fisso registrata nel 2018, il variabile torna a piacere. Perché? Quando i tempi di un rialzo dei tassi si allungano tende a crescere la platea di chi sceglie la seconda soluzione, teoricamente più rischiosa ma sicuramente più conveniente nei primi anni di vita del mutuo.
Vediamo i movimenti che si sono registrati da metà marzo a metà aprile: Banca Sella ha aumentato lo spread fino a 10 punti base; BNL ha ridotto il TAN fino a 15 punti base; BPER Banca ha aumentato i tassi fino a 15 punti base; Crédit Agricoleha aumentato lo Spread fino a 15 punti base; Intesa Sanpaolo ha esteso l'offerta mutuo al 100% anche per gli over 35; Credem ha aumentato gli spread a tasso fisso fino a 10 punti base per durate oltre i 20 anni per surroga e acquisto, mentre UBI Banca ha applicato un aumento di 10 punti base degli spread a tasso fisso sull'acquisto, per tutte le durate e loan-to-value.
Se la verità è che non ci sono scelte migliori in assoluto, ogni mutuo ha i suoi pro e i suoi contro e va scelto in funzione della propria situazione economica e delle proprie esigenze. Ecco due simulazioni di acquisto realizzate per AdnKronos da MutuiSupermarket.it:
Simulazione per mutuo a tasso variabile - Mutuo acquisto, tasso variabile a 20 anni per un importo di 140.000 euro su un valore dell'immobile di 280.000 euro, richiesto da un 34enne residente a Roma.
I primi 5 istituti che offrono le condizioni migliori, sono Credem (istruttoria in filiale, indice Euribor 3 mesi, Spread 0,65%; TAN 0,34%; rata 603,23 €, TAEG 0,65%); IW Bank (istruttoria online; indice Euribor 1 mese; Spread 1,00%; TAN 0,70%; rata 625,29 €; TAEG 0,77%); Banca Monte dei Paschi di Siena (istruttoria in filiale; indice Euribor 6 mesi; Spread 0,60%; TAN 0,60%; rata 619,18 €; TAEG 0,79); Ubi Banca (istruttoria in filiale; Euribor 1 mese; Spread 1,00%; TAN 0,70%; rata 625,29 €; TAEG 0,84%); Banco di Sardegna (istruttoria in filiale, indice Euribor 6 mesi, Spread 0,93%; TAN 0,70%; rata 625,35; €, TAEG 0,89%).
Simulazione per mutuo a tasso fisso - Mutuo acquisto, tasso fisso a 20 anni per un importo di 140.000 euro su un valore dell'immobile di 280.000 euro, richiesto da un 34enne residente a Roma.
Fra le 5 proposte più convenienti, figurano quelle di IW Bank (istruttoria online; TAN 1,35% rata 665,95; TAEG 1,35%); UBI Banca (istruttoria in filiale; TAN 1,35%; rata 665,95€; TAEG 1,52%); Banca Monte dei Paschi di Siena (istruttoria in filiale; TAN 1,37%; rata 667,23€; TAEG 1,58%); Credem (istruttoria in filiale; TAN 1,30%; rata 662,76€; TAEG 1,60%); Webank (istruttoria online; TAN 1,66%; rata 685,91€; TAEG 1,70%).