Maggior consapevolezza e conoscenza del web per poter riconoscere e sconfiggere il fenomeno del cyberbullismo. Se ne è parlato nel corso della 'Digital Week' al Base di Milano alla presentazione dell’iniziativa #zerobullismo, rivolta alle scuole e ai giovani utenti. Un concorso promosso da ND Comunicazione e dallo studio legale DIKE nell’ambito del progetto #Zerobullismo, con il sostegno di Every Child is My Child onlus e il contributo dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza. Partner dell’iniziativa, Nexi.
Oggi il modo di comunicare è cambiato moltissimo e la vita digitale si è fusa con quella reale. Le nuove generazioni non giocano più in cortili o giardini ma restano sempre più in casa usando la Rete come unica finestra per comunicare con gli altri o giocare a videogiochi (spesso violenti).
Le dimensioni del cyberbullismo, come spiegato dagli agenti della Polizia Postale presenti all'incontro, sono preoccupanti con una età media delle vittime che si è abbassata molto (si parla di bambini anche di 9 anni).
Un progetto come #zerobullismo diventa quindi importante per creare una vera e propria 'comunità di ascolto', così ribattezzata durante la discussione, per far sentire la propria voce e ascoltare le varie storie riguardanti questo tema. "#zerobullismo nasce grazie ad un'idea di Francesca Quattrone che ci ha proposto questo concorso che abbiamo ritenuto come Every Child is MY Child improntate per quella che è la nostra mission", ha spiegato Fabia Bettini di 'Every Child Is My Child Onlus'.
"La nostra - ha ricordato - è una onlus, presieduta da Anna Foglietta, di cui fanno parte moltissimi artisti che curano gli interessi di bambini e ragazzi. Riteniamo che sia molto importante che i più giovani, ai quali ci rivolgiamo, abbiano consapevolezza della Rete con i suoi pro e i suoi contro".
Erika Fattori, responsabile Brand and Comunication di Nexi, ha spiegato il coinvolgimento dell'azienda in questo progetto: "Sosteniamo questa iniziativa perché pensiamo sia importante lavorare tutti insieme a supporto dei ragazzi in una logica di educazione all'utilizzo corretto delle tecnologie e del digitale. Sta un po' nel nostro posizionamento l'essere vicini ai clienti e spingere all'innovazione tecnologica. Questi due aspetti, con #zerobullismo, si fondono insieme in una logica precisa per lavorare insieme e impegnarsi nel combattere il bullismo".
Un fenomeno che viene affrontato anche dalle istituzioni, come spiegato da Laura Galimberti, assessore all'Educazione e Istruzione del Comune di Milano: "Credo che il digitale sia ormai un tema ineludibile perché non è più un mondo soltanto virtuale ma una estensione del mondo reale. In questo senso il 'modello Milano' è proprio di collaborazione tra istituzioni, privati e terzo settore. Il nostro comune fa tanto come collaborazioni tra le istituzioni e le associazioni del terzo settore per tenere, costantemente monitorato il fenomeno del bullismo".
Per partecipare a #zerobullismo occorrerà raccontare una storia (reale o inventata) per dire basta al bullismo in rete inviandola a zerobullismo.com. I vincitori saranno premiati durante il Campus Party in programma a luglio. Ad esaminare i vari elaborati - sia scritti che multimediali - una commissione formata da professionisti del settore cinematografico e audiovisivo.