"Il ministero del Lavoro non intende procedere con il commissariamento dell'Inps e dell'Inail". Così in una nota il dicastero di via Veneto, guidato dal vicepremier Luigi Di Maio, smentisce le ipotesi circolate nelle ultime ore.
"La norma che prevede il ritorno ad un consiglio d'amministrazione non prevederà - si spiega - alcuna decadenza degli attuali vertici, le cui funzioni saranno riviste seguendo una logica di una gestione collegiale degli enti. Dal ministero non sarà presentata alcuna norma che ponga alcun commissario a capo dei due enti".
Per Inail e Inps, quindi, finisce l'era della guida monocratica con il ritorno al cda con 5 componenti "ivi compreso il Presidente". E' una delle indicazioni contenute nella bozza di decreto legge su reddito cittadinanza e quota 100 che il 'Corriere della Sera' ha diffuso on line. Una modifica prevista, si sottolinea nell'articolo 24, "senza comportare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica". Per affrontare le esigenze legate alle nuove misure assumendo nuovo personale, inoltre, all'articolo 26 si autorizza per l'Inps una spesa di 50 milioni di euro.