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E-fattura, dubbi e risposte

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04 gennaio 2019 | 19.38
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Cosa cambia per i cittadini senza partita Iva? È possibile inviare una fattura direttamente all’indirizzo Pec fornito dal cliente? Chi è esonerato dall’emissione della fattura elettronica? Sono queste alcune delle domande più frequentemente rivolte all’Agenzia delle Entrate da parte di operatori e cittadini, in seguito all’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica col nuovo anno. A pochi giorni dall’avvio infatti sono già oltre due milioni le fatture elettroniche transitate tramite il Sistema di interscambio. E' quanto si legge in una nota dell'Agenzia delle entrate che annuncia di aver raccolto all’interno di un’apposita sezione dell’area tematica sulla fatturazione elettronica del sito dell’Agenzia tutte le risposte aggiornate ai quesiti più comuni in tema. Sono inoltre a disposizione dei contribuenti, prosegue la nota, la guida ”La fattura elettronica e i servizi gratuiti” e i video tutorial sul canale Youtube dell’Agenzia, mentre è in onda sulle reti del servizio pubblico lo spot istituzionale.

- Che cosa cambia con la fatturazione elettronica: per il cittadino nulla cambia con l’entrata in vigore della fatturazione elettronica. L’operatore Iva, quando gli viene richiesta la fattura, è obbligato ad emettere la fattura elettronica anche nei rapporti con i privati consumatori finali (B2C), ma questi ultimi ricevono una copia in formato cartaceo e non hanno quindi bisogno di dotarsi di una Pec. Nulla cambia anche per i contribuenti che rientrano nel regime forfettario o nel regime di vantaggio, per i “piccoli produttori agricoli” e per le associazioni sportive dilettantistiche, che sono esonerati per legge dall’emissione delle fatture. Rimangono inoltre fuori, per il 2019, le fatture per le quali è obbligatorio l’invio dei dati al sistema Tessera sanitaria.

- E-fattura e ”postino elettronico”: ma cos’è la fattura elettronica? La fattura elettronica si differenzia da una fattura cartacea perché va necessariamente redatta utilizzando un pc, un tablet o uno smartphone e deve essere trasmessa elettronicamente al cliente tramite il Sistema di interscambio (Sdi). Quest’ultimo è una sorta di “postino” che verifica se la fattura contiene i dati obbligatori ai fini fiscali e l’indirizzo telematico (un codice destinatario o un indirizzo Pec) al quale il cliente desidera che venga recapitata la fattura e controlla che la partita Iva del fornitore e la partita Iva o il codice fiscale del cliente siano esistenti. In caso di esito positivo, il Sistema di interscambio consegna la fattura al destinatario.

- Qr-Code e servizi dell’Agenzia: per agevolare la predisposizione e l’invio delle fatture elettroniche tramite Sdi, l’Agenzia rende disponibile ai contribuenti titolari di partita Iva il servizio di generazione del Qr Code: un codice a barre bidimensionale da mostrare al fornitore tramite smartphone, tablet o su carta. Grazie al codice Qr, il fornitore, al momento della predisposizione della fattura, può acquisire in automatico i dati del cliente in modo veloce e senza il rischio di commettere errori. Creare il proprio Qr Code è semplice: basta accedere al portale “Fatture e corrispettivi” o collegarsi al proprio cassetto fiscale. Fra i servizi di cui si è arricchita recentemente la piattaforma “Fatture e corrispettivi”, spicca la nuova funzione di verifica anagrafica massiva di codici fiscali o partite Iva. Altro strumento di grande utilità per gli operatori e anche per i loro intermediari è quello che permette il download massivo dei file delle fatture elettroniche emesse, ricevute o messe a disposizione.

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