L'appalto di tutte le opere di costruzione del viadotto Polcevera, dopo il crollo di Ponte Morandi, è stato aggiudicato a Salini-Impregilo Spa, Fincantieri Spa e Italferr Spa del gruppo Fs "per un corrispettivo a corpo tutto compreso e nulla escluso, fisso e immutabile, pari ad euro 202 milioni di euro al netto dell'Iva". E' quanto si legge nel decreto n.19 del commissario alla ricostruzione, Marco Bucci. Le aziende, riferisce il Mit in una nota, si sono impegnate a rispettare un crono-programma, che prevede il completamento strutturale dell’opera entro la fine del 2019.
BUCCI - "Oggi si compie un passo importante per il futuro della città - ha spiegato Bucci - Abbiamo chiesto all'architetto Renzo Piano di sovraintendere al progetto, per garantire l’aderenza all’idea originale e la qualità di realizzazione della stessa. L’architetto Piano ha accettato l’incarico in forma di donazione alla città di Genova. Abbiamo ricevuto una lettera dall’azienda Cimolai", che non presenterà ricorso, "e dall’architetto Santiago Calatrava, in cui si esprime la disponibilità alla collaborazione per lavorare allo sviluppo del nuovo viadotto per il bene della città di Genova e dell’Italia. Considero questa offerta molto positiva e nei prossimi giorni la esamineremo nei dettagli”. "Il progetto è previsto in 12 mesi - ha spiegato Bucci - e siamo confidenti che per la fine del prossimo anno avremo il ponte costruito. E' prevista la costruzione nei 9 mesi e gli ultimi 3 mesi di collaudo".
RENZO PIANO - "Sarà un ponte bello, bello com’è intesa la bellezza a Genova. Un ponte molto genovese. Semplice ma non banale. Un ponte di acciaio, sicuro e durevole. Perché i ponti non devono crollare" ha detto l'architetto genovese Renzo Piano. "Il Commissario Bucci mi ha chiesto la disponibilità ad affiancarlo nella realizzazione di quest’opera attraverso un ruolo di supervisore a garanzia della qualità del progetto. Accetto volentieri. Lo faccio per spirito civico e gratuitamente" ha scritto Renzo Piano in una nota. "Sono lieto - ha aggiunto - perché si apriranno anche dei concorsi per la riqualificazione dell’area della Val Polcevera, cuore operoso della città. Costruire è sempre un gesto di solidarietà, e sono certo che sarà anche motivo di fierezza".
SALINI - “Dodici mesi per far ripartire Genova. Questo il sogno che ci accingiamo a regalare subito prima di Natale ai genovesi, ricordando le vittime di questa terribile tragedia, per far ripartire la città in tempi rapidi, dando un segnale forte a tutto il Paese, perché la ripresa economica e l’occupazione possono ripartire dalle grandi opere". Con queste parole Pietro Salini, amministratore delegato di Salini Impregilo, ha accolto la notizia dell’assegnazione del progetto. "Siamo a Genova - ha detto Salini - per spirito di servizio e con Fincantieri ci sentiamo attrezzati per aiutare la città e le sue persone. Tanti nostri operai che lavorano al Terzo Valico sono liguri e noi vogliamo essere loro vicini dopo la tragedia che ha colpito questa città”.
FINCANTIERI - "Fin dal primo momento Fincantieri si è resa disponibile, lo dovevamo a Genova e alla Liguria” ha detto l'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono. “La nostra competenza nella gestione di processi e prodotti complessi ci pone nelle condizioni di realizzare il miglior lavoro possibile per dare alla città nei tempi previsti un’opera bella, funzionale e che duri nel tempo", ha assicurato. "Sono convinto - ha aggiunto Bono - che la nuova infrastruttura sarà il migliore esempio di un’Italia che, se unisce le proprie eccellenze, può fare sistema e compiere grandi opere al servizio del Paese”.
ITALFERR - A Italferr è stato affidato lo sviluppo della progettazione esecutiva della ricostruzione del viadotto 'Polcevera'. La società di ingegneria "inizierà a lavorare nell’immediato alla progettazione esecutiva del nuovo ponte, in modo da rispettare il cronoprogramma e terminare il completamento strutturale dell’opera entro la fine del 2019, così come è stato definito dalle imprese aggiudicatarie, Salini Impregilo e Fincantieri, che hanno individuato Italferr come progettista incaricato".
IL PROGETTO - Il viadotto sul Polcevera è uno snodo essenziale per il collegamento di Genova con la Francia, con il porto e in generale con le aree limitrofe, tassello essenziale per far recuperare alla città il ruolo di grande hub portuale e commerciale. Il Ponte sarà costituito da un impalcato in acciaio, con una travata continua di lunghezza totale pari a 1100 m, costituita da 20 campate. Il progetto prevede 19 pile in cemento armato di sezione ellittica posizionate con un passo costante di 50 metri, ad eccezione della campata sul torrente Polcevera e di quella sulle linee ferroviarie, dove l’interasse passa da 50 a 100 metri.
Tale soluzione ha consentito l’ottimizzazione delle strutture e delle fondazioni, limitando le dimensioni delle stesse, in un contesto fortemente urbanizzato ed antropizzato. Per realizzare le strutture in acciaio verranno utilizzati il cantiere di Genova - Sestri Ponente, lo stabilimento di Valeggio sul Mincio (Verona) e, se necessario, altri stabilimenti del gruppo Fincantieri in Italia. La produzione dell’impalcato metallico sarà realizzata in macro elementi strutturali che verranno trasportati a piè d’opera, assemblati e saldati, completando a terra le lavorazioni di ogni singola campata. In questo modo gli interventi in quota saranno ridotti al minimo.
Il sollevamento invece verrà effettuato utilizzando prevalentemente speciali apparati, denominati 'strand jacks', che permetteranno di allineare l’impalcato al pulvino collocato preventivamente in sommità alle pile, con l’utilizzo di autogru. In collaborazione con Cetena, la società di ricerca del gruppo Fincantieri basata a Genova, verrà fornito e installato anche un sistema integrato di monitoraggio, controllo e ispezione del ponte. La ricostruzione del ponte è destinata a diventare il simbolo della rinascita di una grande città come Genova, ma anche il simbolo di una nuova fase di sviluppo del Paese, mostrando che anche in Italia è possibile fare infrastrutture in breve tempo, dalla fase di identificazione delle necessità alla fase di execution. Il progetto di Genova rappresenta un modello di collaborazione tra grandi aziende complementari tra loro, che permette di mettere a disposizione della città e del Paese un know how unico di grandi aziende italiane.