In onda su Rai1 sabato 11 settembre in seconda serata. Tra i premiati Myrta Merlino, Fabio
“Un appuntamento consolidato della Rai e un momento per ricordare la figura di Biagio Agnes, che ha scritto una delle più importanti pagine dell’azienda. Ma anche l’occasione per riflettere sui valori del servizio pubblico e sulla scelta di raccontare con consapevolezza la realtà. In questo quadro il Premio Agnes da sempre guarda in prospettiva l’orizzonte verso il quale orientare le nostre scelte”. Così la presidente della Rai Marinella Soldi durante la presentazione della XIII edizione del Premio Biagio Agnes, che andrà in onda su Rai1 sabato 11 settembre in seconda serata con la conduzione di Mara Venier e Alberto Matano.
“Penso che il pretesto autorevole e importante per il giornalismo, come il Premio Agnes, sia occasione per veicolare valori che devono sempre più far parte dell’identità giornalistica di oggi”, ha detto il direttore di Rai1 Stefano Coletta, aggiungendo che “nelle ultime edizioni, la formula di infotainment assegnata al premio ha portato ottimi riscontri di pubblico che di solito i premi non portano. Si può fare cultura anche facendo scoprire agli spettatori persone e professionalità che non sono note. Il Premio è alla sua 13esima edizione e quest’anno assume un significato ancora più importante. Il giornalismo deve tornare a essere autorevole e non produrre fake news. Il Premio celebra proprio un tipo di giornalismo di questo tipo. Ognuno di noi è portato a credere a notizie suggestive dettate dalla suggestione, soprattutto in questo periodo. Il premio è un modo per ricordare che la Rai deve mettere al primo posto l’etica della professione, perché non si può scherzare con l’emergenza sanitaria. Non è tempo di illusioni e di sciamani e il premio è il segno di una Rai che vuole portare autorevolezza e coerenza, un’occasione valoriale per conoscere tante persone coraggiose che fanno del loro mestiere la vocazione della loro vita”.
La cerimonia del Premio dedicato allo storico direttore generale della Rai, istituito fin dal 2009 da Simona Agnes, presidente della Fondazione Biagio Agnes, avrà luogo per la prima volta nel Giardino Romantico di Palazzo Reale, autentico gioiello del patrimonio architettonico italiano, e vedrà la partecipazione di prestigiosi nomi del giornalismo, della cultura e dello spettacolo. “Siamo felici che il Premio si svolgerà in presenza – ha detto Simona Agnes - e ringrazio la Rai per ciò che ha fatto per 13 anni. E’ un segno importante, da parte dell'azienda, che valorizza il lavoro del giornalista. La libertà e la correttezza sono i valori condivisi dal Premio, che in viale Mazzini hanno trovato il luogo giusto nel quale esprimersi. Ringrazio Gianni Letta, da sempre legato al Premio così come a mio padre. Il Premio è equilibrato – ha sottolineato la consigliera Rai - nelle scelte fatte ogni anno con grandissima attenzione all’insegna del pluralismo. Ringrazio Stefano Coletta per l’impegno e due professionisti come Mara Venier e Alberto Matano”.
Gianni Letta, presidente della giuria del Premio, prima di presentare i nomi dei vincitori, ha voluto ribadire quella che secondo Coletta è la ‘ratio’ del premio, “ovvero un riconoscimento, in un anno difficile, della coscienza e dell’etica di una professione. E’ stato sempre il metro della giuria ed è l’eredità di Agnes. Che è vero che ha fatto il manager, ma è nato giornalista. Ha segnato la storia della Rai e mi fa piacere che la presidente Soldi abbia detto che Agnes ha scritto le pagine più importanti di questa azienda. Non dimenticherò mai il giorno in cui Agnes ci lasciò, 10 anni fa, quando tutti i dipendenti di Saxa Rubra portarono un omaggio nella camera ardente allestita nella sede Rai. Biagio ha difeso la sua azienda nel momento in cui finì il suo monopolio televisivo. Ci ha restituito in un momento di incertezza la motivazione e l’orgoglio dell’appartenenza all’azienda, riorganizzando e garantendo un futuro alla Rai”.
Letta ha in seguito annunciato i vincitori di questa edizione 2021: dal Premio Internazionale a Rahila Saya, giornalista e attivista afghana, a quello per la Carta Stampata assegnato a Massimo Franco del Corriere della Sera. E poi saranno premiate tre donne appassionate e brillanti: Myrta Merlino - “nata alla scuola di Mixer di Minoli e che quest’anno compie i 10 anni di vita con la sua ‘Con l’aria che tira’" - Barbara Jerkov de’ Il Messaggero, - ”capace di raccontare in maniera accessibile la politica ai lettori” - ed Emilia Costantini del Corriere della Sera - “una persona che racconta bene tutto lo spettacolo, una guida che ti dà un orientamento senza mai far pesare il suo giudizio” - premiate rispettivamente con il Premio per la Televisione, Premio Miglior Cronista e Premio Cinema. Premiato anche Fabio Tamburini, direttore de’ Il Sole 24 Ore - “il giornale economico più importante d’Europa” - a cui va il Premio Giornalista Economico mentre a Paolo Conti, Corriere della Sera, il Premio per la Divulgazione Culturale - “il più doveroso per un giornalista che segue tutti i problemi della politica e della valorizzazione dei beni culturali e che dà gli indirizzi giusti per le battaglie giuste”.
Il Premio Fiction è stato assegnato a Il Commissario Ricciardi, serie tv con Lino Guanciale - “anche lui, come me, di Avezzano” - e il Premio per la Radio a Roberto Sergio - “abbiamo premiato chi lo merita. Roberto Sergio lo ha meritato, perché sta disegnando la radio del futuro, facendo una rivoluzione. Ama la radio e ha capito che doveva essere rinnovata più della televisione. Sta realizzando la cosiddetta ‘convergenza’, e oggi la radio la si trova su tutti i mezzi che la tecnologia ci mette a disposizione” - con tutta la grande squadra di Rai Radio: Simona Sala, direttrice Radio1, Paola Marchesini, direttrice Radio2, Andrea Montanari, direttore Radio3, e Angela Mariella, direttrice di Isoradio.
Il direttore de’ La Stampa Massimo Giannini riceverà il Premio Giornalismo Crossmediale - “un premio particolarmente dedicato a lui che ha scritto dal letto d’ospedale il suo calvario e la sua sofferenza per il Covid, non in chiave di vanità personale, ma dando i consigli che nascevano dalla propria esperienza. Una testimonianza di giornalismo straordinaria, che ha portato in diretta l’esperienza di chi è stato ricoverato” - mentre a Roberto Sommella, direttore di Milano Finanza - “il cui sito è il più visitato. Un europeista convinto e militante, presidente onorario di Ventotene e che ha inventato la Scuola d’Europa” - va il Premio per la Divulgazione Digitale. Silvia Calandrelli, direttrice di Rai Cultura ritira il Premio Innovazione e Sostenibilità assegnato al programma di informazione e approfondimento Newton - “per l’impegno e la serietà con cui la dirige, un premio per una trasmissione che parla di innovazione e mondo della scuola”. Bruno Vespa vince il Premio Giornalista Scrittore per i volumi "Quirinale. Dodici Presidenti tra pubblico e privato" e "Perché l'Italia amò Mussolini (e come è sopravvissuta alla dittatura del virus)", editi entrambi da Rai Libri - “dal ‘68, giorno in cui gli consegnai il premio per la vincita del concorso in Rai, in questo premio c’è tutta la sua carriera, fino a Porta a Porta, terza Camera dello Stato”.
Alla trasmissione ‘Il Circolo degli Anelli’ il Premio Giornalismo Sportivo che verrà ritirato dalla conduttrice, la giornalista Alessandra De Stefano. Infine, al programma di Rai3 “Fame d’Amore”, condotto da Francesca Fialdini - “capace di parlare di temi delicati con la serenità necessaria” - va il Premio Speciale di questa XIII edizione.
“Ho avuto la fortuna di conoscere Biagio Agnes e di essergli amica - ha raccontato Mara Venier, che condurrà assieme ad Alberto Matano la cerimonia di consegna dei premi - Ha avuto un grandissimo affetto per me, tanto da voler essere testimone al mio matrimonio. Questo Premio per me è importante dal punto di vista personale e professionale: quando ho conosciuto Biagio non facevo televisione. E’ un premio che oltre al prestigio per la Rai, mi fa sentire circondata da affetto ed è importante lavorare con persone con le quali ci vogliamo bene. E’ stato un colpo di fulmine quello che è nato fra me e Alberto , siamo complici, sempre in sintonia. C’è un’alchimia speciale di complicità, basta uno sguardo per capirci, cosa che mi è capitata soltanto con Corrado e con Lamberto Sposini”.
Da parte sua, Matano ha ribadito che “ci sono incontri speciali nella vita e quello con Mara è doppiamente speciale: è un riconoscimento specifico di ciò che sappiamo fare e che è il senso di questo premio. Agnes ha creato e dato luce a questa azienda e fare un racconto consapevole della realtà è proprio ciò che io e Mara facciamo, informando e intrattenendo. L’altro elemento che voglio evidenziare è il mio legame con il Premio, sono nato qui in Rai, dalla scuola di Perugia, allo stage, al contratto con il Tg1. Simona Agnes, che ho incontrato sei anni fa, incarna i valori da lei vissuti nella sua famiglia e che noi celebriamo con passione”.
“Roberto Vecchioni, Marco Masini, Lina Sastri e Serena Autieri saranno ospiti al Premio”, ha annunciato da parte sua il vice direttore di Rai1 Giovanni Anversa. La rinascita del Paese – ha aggiunto - muove i passi da Napoli. Ed è merito di Matano e della Venier quello di saper armonizzare la serata nell’integrazione fra spettacolo e premiati”.