Castelletti all'Adnkronos: "Sarebbe sbagliato sarebbe creare allarmismi, in un contesto che può cambiare da un momento all'altro, certo è che il clima oggi più che mai condiziona le rese"
Il Vigneto Italia non gode di ottima salute in questi giorni a causa della mancanza di piogge e del gran caldo in alcune zone ma le cose possono migliorare, anche sotto il profilo delle rese. E' con un cauto ottimismo che l'Unione Italiana Vini guarda alla maturazione delle uve e alla produzione di vino di quest'anno. "Attualmente alcune aree sono in sofferenza, ma è troppo presto per fare previsioni sulla vendemmia e ancor più sbagliato sarebbe creare allarmismi, in un contesto che può cambiare da un momento all'altro". E' quanto afferma Paolo Castelletti, segretario generale Unione italiana vini (Uiv), interpellato dall'Adnkronos.
"Con l'osservatorio Assoenologi/Ismea/Uiv stiamo monitorando quotidianamente la situazione ed entro metà settembre - spiega - presenteremo un quadro esaustivo sullo stato di salute della prossima vendemmia in termini quali-quantitativi".
"È sotto gli occhi di tutti come il clima, oggi più che mai, - osserva Castellletti - condizioni le rese del vigneto Italia, ma è altrettanto evidente come le imprese e i professionisti del settore abbiano affinato tecniche in grado di intervenire, per quanto possibile, a beneficio delle piante e del terreno".