"Se uno vuole essere onesto con sé stesso e con il passato deve dire la verità"
L’ex Presidente della Camera Gianfranco Fini ha partecipato alla seconda puntata speciale di 'BellaMa'' dal titolo: 'Cos’è il senso dello Stato?”', che andrà in onda su Rai2 oggi intorno alle 16.10. Dopo Fausto Bertinotti (in onda ieri giovedì 26 gennaio), Fini ha risposto alle domande del conduttore Pierluigi Diaco e a quelle del cast del programma, il primo talent di parola della tv italiana, formato da 25 ragazzi della Generazione Z (tra i 18 e i 25 anni) e 25 boomer (dai 55 ai 90 anni). Un incontro improntato sull’educazione civica, nel solco del servizio pubblico della tv di Stato, in cui Fini ha anche celebrato la Giornata della Memoria, ricordando il suo storico viaggio in Israele nel 2003 da Ministro degli Esteri: "Le immagini di quel viaggio mi emozionano ancora oggi. Sapendo esattamente quello che è accaduto dal 1938 al 1945 con le leggi razziali, se si ha un minimo di coscienza, ci si deve commuovere. Per chi è stato il segretario del Movimento Sociale, quindi il capo della destra politica italiana, era un dovere morale chiudere quella pagina in maniera definitiva e ammettere le responsabilità del Fascismo. Se uno vuole essere onesto con sé stesso e con il passato deve dire la verità".
Che effetto fa a Gianfranco Fini vedere Giorgia Meloni premier? "Il presidente Bertinotti che stimo e credo di poter dire che godo della sua stima - ha replicato Fini - quando era Presidente della Camera mi disse: 'Giorgia Meloni ha presieduto da Vicepresidente in modo ineccepibile'. Non aveva alcuna esperienza, ma studiava. Credo che la grande qualità che abbia quella donna è che quando si sente impreparata, o teme di esserlo, studia. E quindi non improvvisa".