“È assurda la ricostruzione fatta da alcuni organi di stampa sullo sgombero avvenuto ieri a Casal Bertone, così come sono assolutamente insensati ed in malafede i commenti arrivati da vari esponenti del Pd che ci accusano di violenza immotivata contro le forze dell’ordine". Così risponde Luca Marsella, già consigliere a Ostia e presente ieri mattina allo sgombero del Circolo futurista a Casal Bertone, alle accuse contro CasaPound.
"Come dimostrano i video, dalle forze dell’ordine sono partite cariche senza alcuna provocazione, mentre io e Gianluca Iannone cercavamo di aprire spazio per una mediazione - spiega Marsella in una nota - Manganellate e lacrimogeni sono partiti subito, colpendo i militanti presenti e provocando diversi feriti, tra cui tre ragazze e una reporter, colpita più volte per evitare che riprendesse quando stava accadendo. Il bilancio complessivo è di più di un mese di prognosi. È evidente che dietro all’azione di ieri e all’atteggiamento delle forze dell’ordine c'è un vero e proprio ordine politico finalizzato a eliminare ogni voce di dissenso. Per quanto ci riguarda, ci siamo solo difesi: non possiamo cedere davanti a quelle che sono delle vere e proprie ritorsioni contro chi solo pochi giorni fa era sceso in piazza contro il governo Draghi. Proprio per questo motivo, nei prossimi giorni rilanceremo con altre manifestazioni in tutta Italia: da noi non ci sarà mai una resa”.
"La Polizia ha sgomberato ieri mattina i locali del 'Circolo Futurista' in via degli orti di Malabarba in zona Casal Bertone. Lo sgombero di uno dei pochi centri di cultura, solidarietà e socialità del quartiere romano, benvoluto e apprezzato dalla maggior parte dei suoi abitanti, è stato effettuato su ordine dell’autorità giudiziaria e rivendicato sui social dal neosindaco di Roma Roberto Gualtieri, peraltro protagonista in campagna elettorale di un incontro con altri candidati alle primarie del centrosinistra allo Spin Time Labs, palazzo occupato in via di S. Croce di Gerusalemme al centro di polemiche su droga e degrado e inchieste per rave abusivi". E' quanto si sottolinea sul sito di CulturaIdentità, l'associazione fondata da Edoardo Sylos Labini.
"Decine di militanti si sono fatti trovare all’arrivo dei poliziotti assieme a Luca Marsella, già consigliere a Ostia - ricostruisce CulturaIdentità - Dopo una inutile mediazione con le Forze dell’Ordine e un crescendo di tensione, gli agenti hanno proceduto allo sgombero ferendo a manganellate una giornalista di 'PaeseRoma', Francesca Romana Cristicini, fratturandole un dito e colpendo cinque dei manifestanti causando 'lesioni alla testa e alla parte superiore del corpo'. Fonti della Polizia riportano inoltre di sei agenti leggermente feriti e portati all’ospedale, tra i quali il caposquadra, trasportato in ospedale per 'un colpo ricevuto al naso' e una sospetta frattura".
“Ieri mattina mi trovavo al Circolo Futurista dove ero stata inviata dal mio giornale come reporter per documentare lo sgombero da parte della polizia di stato contro i militanti del Circolo Futurista. Io riprendevo da un lato tutto quello che stava accadendo", spiega Cristicini al sito dell'associazione. "Io mi trovavo davanti a un agente della Celere e ho dichiarato più volte che ero della stampa, che avrei ripreso tutto e l’avrei pubblicato sul giornale, e io ho la sensazione che la manganellata sia partita proprio per evitare che io continuassi a riprendere", dice la reporter spiegando di essere "una donna minuta di un metro e sessanta per 40 chili, una donna che non impensierisce sicuramente un Celerino in assetto antisommossa": "Bastava allontanarmi spingendomi anche solo con lo scudo, e io sarei volata via…", invece "sono stata manganellata sulle mani, quindi mi è stato fratturato un dito e mi sono stati dati dei punti, tutto questo perché loro non volevano che io documentassi ciò che stava accadendo".