"Giù le mani dal grande Indro Montanelli! Che vergogna la sinistra, viva la libertà". Risponde così il leader della Lega Matteo Salvini alla proposta dei Sentinelli di Milano, che vorrebbero far rimuovere la statua del giornalista Indro Montanelli dai Giardini che portano il suo nome, togliendo anche l'intitolazione. Coro di no anche da parte di altri esponenti della Lega a Milano, come il commissario Stefano Bolognini: "Anche su Milano si abbatte la furia iconoclasta della sinistra radicale. Era solo questione di tempo, purtroppo e, infatti, oggi l’appello dei Sentinelli al sindaco Sala in cui si chiede la rimozione la statua di Indro Montanelli è puntualmente arrivato. Sono, come Don Chisciotte, tornati alla carica, ma non hanno davvero niente di meglio a cui pensare?".
Rincara la dose Max Bastoni, consigliere comunale e regionale della Lega: "Se si ritiene che Indro Montanelli, per un episodio sicuramente esecrabile, non debba meritare una statua e un giardino dedicato, non sia compatibile con i valori di Milano allora il ragionamento valga per Pier Paolo Pasolini condannato in tribunale per pedofilia. La furia iconoclasta che imperversa negli USA e in Gran Bretagna trova immediatamente adepti anche nel suolo patrio".