"Via maestra elezioni. Se Colle concedesse altri giorni? Non commenterei in modo educato"
Dopo la chiusura della prima giornata del tavolo sul programma di governo in crisi nato in seguito alle consultazioni e alle dimissioni di Conte, Matteo Salvini fa "appello al presidente Mattarella, che è il garante dell'unità di questo Paese: non permetta che passino altri giorni, altre ore perse. Perché ogni giornata persa è un'azienda che chiude. Se hanno i numeri domani, vengano in Parlamento e lavoriamo, altrimenti a casa, basta ed entro Pasqua c'è un nuovo Parlamento", spiega il leader della Lega a Quarta Repubblica su Rete 4. Per il Carroccio in ogni caso "la via maestra, naturale, dignitosa, è impegnare due mesi per il voto per non rompere le scatole agli italiani nei prossimi cinque anni". E comunque, "se trovano i numeri, Conte e Renzi perdono la faccia evidentemente...", commenta ancora.
Poi l'attacco: "Volete sapere come finisce domani? Scommettiamo un caffè alla macchinetta di Mediaset che vanno avanti altri giorni perché ancora non si sono messi d'accordo su chi entra e chi esce e su chi fa il ministro? Se così fosse, sarebbe una cosa vergognosa, perché c'è una situazione economica e una crisi che entra in milione di case... Se domani vanno al Quirinale e vengono loro concesse ancora due-tre-quattro-cinque giorni, veramente non avrei modo di commentare in maniera educata questa perdita di tempo".
"Tra Conte e Draghi io sceglierei gli italiani, preferisco gli italiani", rimarca quindi Salvini, che sul presidente della Camera aggiunge: "Fico? Non puoi fare il giovane esploratore a raccattare i ministri nel bosco. E' davvero imbarazzante. Io ho fatto il giovane esploratore nei boschi, ma avevo 12 anni".