La terapia immuno-oncologica che combina l’anticorpo monoclonale dostarlimab e la chemioterapia si è rivelata efficace nel ridurre del 31% il rischio di morte e nel migliorare la sopravvivenza globale mediana di 16,4 mesi nei pazienti con tumore dell’endometrio primario avanzato o ricorrente. Ad evidenziarlo sono i risultati degli studi clinici Ruby 1 e 2, presentati da Gsk in anteprima nella sessione plenaria del Meeting annuale della Society of Gynecologic Oncology on Women’s Cancer a San Diego e illustrati oggi alla stampa italiana con una conferenza stampa a Milano.