Il responsabile Uosd Chirurgia mininvasiva e dell’apparato digerente del Policlinico Tor Vergata di Roma, in occasione del mese europeo della Prevenzione del tumore del colon-retto.
"Il tumore al colon è uno dei più comuni, sono circa 60-65 mila le nuove diagnosi in Italia ogni anno. I numeri sono particolarmente preoccupanti, soprattutto oggi si ammalano molti più giovani che in passato. Parliamo di 60.000 morti per tumore al colon; 2 milioni sono quelli in tutto il mondo, di cui 400.000 in Europa e 60.000 in Italia. Numeri importanti che chiedono una risposta importante. La prevenzione per questo tipo di tumore è fondamentale: quello al colon è uno di quei tumori che grazie a una accurata prevenzione può non svilupparsi. Il tumore, infatti, di solito nasce da un polipo, che ancora non è un tumore vero e proprio, e se asportato non diventerà mai un cancro", ha detto Giuseppe Sica, responsabile Uosd Chirurgia mininvasiva e dell’apparato digerente del Policlinico Tor Vergata di Roma, in occasione del mese europeo della Prevenzione del tumore del colon-retto.
"Ci si può curare di tumore del colon in oltre il 67% dei casi, questi numeri comprendono anche quando si arriva veramente tardi, cioè quando il tumore è ormai metastatico, questo grazie a interventi chirurgici molto più radicali. La tecnologia oggi ha fatto passi da gigante, possiamo utilizzare la robotica ma anche la chirurgia mini-invasiva con le telecamere 4K, 3D. Bisogna affidarsi a centri ad alto volume, dove è presente un gruppo multidisciplinare perché non si tratta solo di operare ma anche di curare con l'oncologia, di andare a vedere la natura di questi tumori e c'è la possibilità di cercare anche i geni all'interno del tumore, così da decidere al meglio la terapia da utilizzare", ha concluso Sica.