"Siamo sempre stati convinti che dobbiamo formare professionisti capaci di lavorare a scuola, nei consultori, negli spazi giovani, nel rapporto con i genitori e con gli adulti autorevoli, perché nessuno deve isolare le generazioni. Insieme possiamo costruire un baluardo che impedisca di pensare e di fare quello che è accaduto a Palermo e di recente anche in luoghi diversi sempre da parte di persone molto giovani. Pensiamo che il Governo possa avvalersi, nei ministeri competenti e sul territorio, di figure che da sempre combattono per educare, promuovere e prevenire, quali i professionisti formati dalla nostra Federazione". A ribadirlo è il Consiglio direttivo della Federazione italiana di sessuologia scientifica (Fiss), a proposito dei recenti fatti di violenza avvenuti in Italia.
"La cultura del cambiamento contro la violenza - osserva la Fiss - passa dalla costruzione di un'etica del rispetto e delle relazioni corrette, e dalla costruzione di una consapevolezza che porti orgoglio a coloro che usano rispetto, sanno chiedere il permesso, il consenso, sentendo come questo sia il segnale di una crescita densa di valori. Gli episodi di Palermo, l'uso negativo dei social e l'idea che la violenza porti potere e comporti di essere visibili, di ricevere messaggi di approvazione, è il grande problema di uno strumento che invece di far crescere si è trasformato in modelli di comportamenti che recano danno".
"Come Federazione - sottolinea il direttivo - ci battiamo da tanti anni per avere anche in Italia una educazione sessuale e affettiva formando persone in grado di occuparsi di questi temi importanti: gli esperti in educazione sessuale e affettiva e i consulenti sessuali". Alcuni anni fa - ricorda una nota - la Fiss si è occupata della traduzione e dell'adattamento all'Italia delle Linee guida per l'educazione sessuale in Europa dell'Organizzazione mondiale della sanità, giungendo, attraverso un composito tavolo di lavoro, ad una proposta di linee di indirizzo nazionali per l'educazione all'affettività, alla sessualità e alla salute riproduttiva nelle scuole, attualmente in itinere presso il ministero dell'Istruzione e del Merito e il ministero della Salute. "Queste Linee guida, che delineano i principali obiettivi e contenuti riferiti alle diverse fasce di età, dalla scuola d'infanzia alle scuole secondarie di secondo grado, una volta varate - evidenziano gli esperti - costituirebbero un valido strumento di promozione della salute sessuale e riproduttiva, di educazione al rispetto e di prevenzione della violenza".