Una farmacia dalla dimensione più umana, in grado di valorizzare il rapporto con il paziente, sfruttando l’utilizzo della tecnologia. E' il quadro tracciato alla 23esima edizione di Cosmofarma Exhibition, la kermesse punto di riferimento per tutti gli operatori del mondo della farmacia, che si è conclusa. La manifestazione dedicata ad aziende produttrici e distributrici di prodotti venduti nelle farmacie e a tutto il settore farmaceutico, parafarmaceutico, sanitario e della dermocosmesi ha visto oltre 400 aziende che si sono incontrate nell'area fieristica di Bologna con 80 convegni a tema, tra il rapporto umano con gli utenti e le nuove tecnologie (VIDEO).
"La sanità digitale è il futuro - ha spiegato Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia - e noi questo futuro lo abbiamo aperto con la farmacia dei servizi. Pensate a quante cose possiamo fare. La telemedicina, le prenotazioni Cup, la prevenzione, le campagne di screening. Forse la cosa più eclatante è la ricetta elettronica, che ti permette di andare in tutta Italia, ed è monitorata secondo per secondo per cui il Sistema sanitario ha i nostri dati e la nostra spesa attimo per attimo" (VIDEO).
Oggi la farmacia è "al passo con i tempi, competitiva, integrata nel Ssn, è una farmacia per la gente che ogni giorno deve avere delle risposte. Siamo una straordinaria rete - sottolinea Racca - in cui in un secondo siamo tutti collegati. Abbiamo le App, abbiamo un'infinità di sistemi per dire che la farmacia è competitiva, è un mercato che va avanti che cresce ogni anno e che vuole stare vicino alle esigenze di una popolazione che invecchia, ma che ha sempre più bisogno di risposte ai propri problemi di salute". Ricco anche il programma formativo, utile per capire le novità di una professione, quella del farmacista, che deve obbligatoriamente mettersi al passo con i tempi.
"La politica può fare molto per i cittadini - commenta Andrea Mandelli, presidente dellla Fofi, la Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani, e deputato di Forza Italia - e quindi bisogna potenziare quei luoghi dove il professionista può dare una risposta di sistema ad un Servizio sanitario nazionale che ha dei problemi, ma che quest'anno festeggia il quarantesimo compleanno e che va rafforzato perché dà risposte importanti alla popolazione italiana".
"La Federazione degli Ordini - ha proseguito Mandelli - è sempre stata convinta che il vero plus del farmacista fosse la capacità di avere un rapporto unico con il cittadino. Ad esempio sul dossier farmaceutico abbiamo voluto investire molto, è la possibilità per il professionista di avere un percorso di formazione su misura. E' un progetto fatto con il ministero, che dà la possibilità di percorrere delle linee formative più aderenti alle necessità della professione e del ministero, per raggiungere quei traguardi di aggiornamento in un'ottica generale di crescita di una categoria e di un gruppo di professionisti. Quindi meno ore, più punti che servono per ottenere competenze e specializzazioni che servono alla collettività: questo è un po' il segreto di questo progetto".
Ma cosa significa "farmacia dalla dimensione più umana"? Un luogo in grado di valorizzare il rapporto con il paziente, ma sfruttando l’utilizzo della tecnologia. Teva, azienda leader di farmaci equivalenti da anni lavora al fianco dei farmacisti per offrire, proprio in farmacia, iniziative per la prevenzione.
"Il farmaco rimane un bene a forte impatto psicologico - afferma Salvatore Butti, Business Unit Generics, OTC & Portfolio Senior Director Teva Italia - Quindi bene la tecnologia, ma che sia di supporto a una serie di iniziative e servizi che la farmacia può dare. Ad esempio, se parliamo di aderenza alla terapia, progetti che anche noi abbiamo fatto come l'App che abbiamo realizzato che si chiama 'YourTeva', dove con una logica di realtà aumentata viene offerta anche una serie di consigli e informazioni via digitale: quindi tecnologia sì, ma vista come leva e in supporto al rapporto umano".
"Partiamo dal valore di Teva - prosegue - che significa aiutare tutti i giorni le persone a stare meglio. In tutti questi anni abbiamo supportato una serie di iniziative: per esempio 290 mila screening su diabete, che hanno permesso nel primo anno di identificate 20 mila persone in situazione di prediabete, 4 mila con il diabete che non sapevano di averlo. Sono iniziative che vanno al di là dell'erogazione di un servizio". E ancora, "un'altra iniziativa nelle farmacie lombarde ha selezionato delle farmacie come veri e propri centri antifumo, con il personale dell'Istituto tumori che ha eseguito gli screening in farmacia. Tutto questo a prescindere dagli interessi di un listino di prodotti che può essere quello di Teva", conclude.