“La scienza ci ha insegnato che la nutrizione è parte integrante della malattia, pertanto diventa un obiettivo di cura. La presa in carico dev’essere precoce, tutti i soggetti coinvolti devono collaborare per poter agire d’anticipo nei confronto della Sla, sclerosi laterale amiotrofica”. Lo ha detto Federica Cerri, neurologa, referente Area Sla del Centro Nemo di Milano e coordinatore scientifico del Convegno ‘Sla: Metabolismo e Nutrizione. Nuove frontiere nella presa in carico’, all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cuneo).