“Se parliamo del legame tra la recitazione e il benessere psichico, per esperienza personale posso dire che a me il teatro ha dato tantissimo da questo punto di vista perché mi ha insegnato ad esprimere cose che non riuscivo a esternare e quindi per questi ragazzi è fondamentale, se per me è stato importante per loro è vitale, quindi c'è bisogno davvero di sostenerli, di incoraggiarli e fargli capire che intorno c'è un mondo che magari non li comprende fino in fondo ma gli dà la possibilità di esprimersi, di esprimere quello che sono. Il teatro dà questa grande possibilità perché è uno spazio protetto in cui si può essere ciò che si vuole e in cui non si viene giudicati. L'arte ha sempre raccontato la fragilità in questo mondo competitivo in cui si sgomita per emergere e apparire a tutti i costi. La fragilità a volte rischia di essere schiacciata invece noi dobbiamo sostenere e proteggere questa fragilità perché alla base di tutta la poesia e l'arte c'è sempre una grande sensibilità e una grande fragilità”. Sono le parole dell'attore Claudio Santamaria durante l'evento spettacolo “Pinocchio: una favola alla rovescia”, a cura della Compagnia stabile del Teatro Patologico, al Teatro Parioli di Roma. L’evento, nato da un’idea del Senatore Antonio Guidi, è realizzato grazie al contributo non condizionato di Lundbeck Italia, con il patrocinio del Senato, del Ministero della Salute, dell'Iss, del CNG-Consiglio Nazionale Giovani e di Tor Vergata.