“Il Teatro Patologico nasce dopo un'esperienza che ho fatto dentro il manicomio Paolo Lupini di Milano: ho decido che bisogna raccontare la storia di questi ultimi. Il teatro è importante per le persone che devono lavorare sulla propria salute mentale perché il teatro è quella funzione, quell'esercizio dove metti in gioco le tue emozioni e quando lo fai capisci esattamente il tuo stato di malattia, patologico, e nel momento che tu sai che cosa veramente ti senti, riesci anche a gestirlo e non c'è niente meglio del teatro. In Pinocchio: una favola rarovescia, è molto bello quello che racconta Geppetto all'inizio che dice “voglio vedere l'umanità come ti tratta” e come è diverso perché è un burattino è la metafora dei ragazzi speciali ed è una storia secondo me struggente, soprattutto questo adattamento che veramente ridà fiducia a tantissime famiglie e persone cosiddette speciali”. Così ha commentato Dario D'Ambrosi, fondatore, ideatore e presidente Teatro Patologico, durante la serata dedicata allo spettacolo “Pinocchio: una favola alla rovescia”, a cura della Compagnia stabile del Teatro Patologico al Teatro Parioli di Roma.